Il giuramento degli Orazi di Jacques-Louis David: analisi completa del quadro
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Siamo giunti ormai al termine del nostro viaggio in compagnia del pittore Jacques-Louis David, che negli ultimi mesi è stato protagonista indiscusso degli articoli sul nostro blog, attraverso accurate analisi e descrizioni delle sue opere più importanti. Oggi, a tal proposito, andremo a scoprire tutto quello che c’è da sapere sul capolavoro intitolato “Il giuramento degli Orazi”.
Questo quadro è in assoluto il più popolare in tutta la produzione artistica di David, e all’interno di questo articolo scopriremo la tecnica utilizzata, la descrizione del quadro e tante altre informazioni relative a tale lavoro.
Data di produzione: 1784
Dimensioni: 329 x 424,8 cm
Dove si trova: Musée du Louvre, Parigi
Il quadro, fin dalla sua presentazione ha avuto un successo straordinario che si è prolungato fino ai giorni nostri, consacrando David come uno dei più grandi esponenti del Neoclassicismo. La scena rappresentata trae ispirazione da una leggenda del mondo romano, dove nel conflitto tra Roma ed Alba longa, tre fratelli combattenti appartenenti alla famiglia degli Orazi (quelli rappresentati nel quadro), decidono di porre fine al conflitto tramite un combattimento con altri tre fratelli avversari, appartenenti alla famiglia dei Curiazi.
David rappresenta proprio il momento in cui i tre Orazi si trovano di fronte al padre giurando di difendere Roma al costo della vita e il loro genitore trattiene le loro spade. Molto interessante però è anche la presenza di una delle due donne in basso a destra, ovvero Camilla, sorella dei tre Orazi la quale nel contempo è sposata con uno dei Curiazi, ed è disperata poiché sa che comunque vada perderà o i suoi fratelli o suo marito.
Il conflitto si conclude con due dei tre fratelli Orazi che vengono uccisi, ma uno sopravvive, li insegue e riesce a farli separare, uccidendoli uno ad uno successivamente.
David sceglie proprio una storia appartenente al mondo romano poiché nel 1774, grazie al Prix de Rome che ha vinto, ha potuto soggiornare per ben cinque anni a Roma, dove ha affinato le proprie tecniche e si è lasciato influenzare dal mondo romano, che riporta poi su tela, proprio come in questo caso o in un altro suo famoso quadro.
La selezione di questa scena è molto interessante, poiché oltre ad essere esplicitamente legata al neoclassicismo, è anche esaltatrice dello Stato piuttosto che della religione e la chiesa, proprio come auspicava il nuovo Stato nato con la Rivoluzione Francese.
Attraverso i colori, il pittore riesce a mettere in risalto i tre soldati protagonisti del quadro, rappresentati con dei colori decisi e puliti, e dipinti anche con la muscolatura tesa, decisa, senza alcuna remore o ripensamento, pronti a sacrificarsi per il bene di Roma. In netto contrasto sono le donne in basso a destra nella scena, che come già anticipato, sono la sorella Camilla e la loro madre, ritratte disperate per le possibili conseguenze; nella penombra, proprio accanto alle due donne, è rappresentata una terza donna che abbraccia i figli dei soldati.
La tecnica compositiva del quadro è molto importante, dato che, dopo accurate analisi sono stati scoperti molti punti interessanti degni di attenzione, come: lo sfondo, rispetto alla vicenda rappresentata è di secondaria importanza; quasi tutte le figure sono rappresentate di profilo, proprio come accadeva negli antichi ritratti nell’Antico Oriente; il punto di fuga è proprio il centro delle spade incrociate, ulteriormente enfatizzato anche dall’architettura alle spalle che centralizza la scena; gli uomini sono rappresentati con delle linee dritte e precise (e con un’espressione decisa), mentre le donne invece sono curve (con espressione mesta), che gli permette di staccarsi rispetto all’architettura alle spalle. Il quadro, infine è una esplicita esaltazione della simbologia legata al numero tre.
Il giuramento degli Orazi di Jacques-Louis David: analisi completa del quadro
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