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La morte di Seneca di Jacques Louis David: analisi completa del quadro

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La morte di Seneca di Jacques Louis David: analisi completa del quadro
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Continuiamo il nostro viaggio in compagnia del nostro nuovo ospite Jacques Louis David, il quale senza dubbio è stato un pittore molto influente vissuto a cavallo tra il ‘700 e l’800, e attraverso le nostre analisi stiamo cercando di scoprire quali sono stati gli elementi che lo hanno reso famoso. A tal proposito, oggi andremo a studiare una bellissima opera intitolata “La morte di Seneca”.

Dopo aver analizzato a fondo “Erasistrato alla scoperta della causa della malattia di Antioco”, oggi allo stesso modo andremo a scoprire quest’altro interessantissimo quadro in tutte le sue sfaccettature.

Morte di Seneca Jacques Louis David analisi

“Morte di Seneca” Jacques Louis David

Data di produzione: 1773

Dimensioni: 123 x 160 cm

Dove si trova: Petit Palais, Parigi

L’opera è molto particolare ed è antecedente a quella che abbiamo analizzato qualche giorno fa, avente per protagonista Erasistrato. Il protagonista del quadro è un eminente personaggio vissuto a Roma, ovvero Seneca, distintosi e conosciutissimo fino ai giorni nostri grazie alle molteplici opere scritte da quest’ultimo e che lo hanno contraddistinto come un grande politico e filosofo del suo tempo.

Il momento che viene riportato da David è proprio quello in cui Seneca ha appena compiuto il gesto che lo porterà alla morte, ovvero il taglio delle proprie vene dopo che gli è stato imposto da Nero, ed intorno ai due protagonisti la folla, con grande disappunto rimane allibita dal gesto compiuto dal filosofo romano.

Il quadro è stato realizzato nel 1773, e corrisponde esattamente al terzo tentativo da parte di David per assicurarsi il Prix de Rome, il quale però gli verrà sottratto da un’altro pittore, Pierre Peyron. Da questa sconfitta David riuscirà però ad assorbire i principi dello stile artistico del suo avversario e utilizzerà questi preziosi insegnamenti per partecipare l’anno successivo con il già citato quadro con soggetto Erasistrato.

Facendo una rapida analisi di questo quadro, possiamo notare una pesante influenza barocca in tutta la composizione, e lo si nota soprattutto nei colori vividi e accesi e soprattutto nei gesti dei vari personaggi, esaltati fino allo stremo, quasi come se si trattasse di un atto facente parte di una tragedia teatrale. Probabilmente, proprio questo eccesso ha portato alla sconfitta di David nel concorso artistico, dove ha trionfato Peyron che ha proposto lo stesso tema con una veste molto più sobria e semplice.

La morte di Seneca di Jacques Louis David: analisi completa del quadro
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Giove e Antiope di Jacques-Louis David: analisi completa dell’opera

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Giove e Antiope di Jacques-Louis David: analisi completa dell’opera
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Proseguiamo il nostro viaggio in compagnia del pittore francese Jacques-Louis David, il quale stiamo imparando a conoscere partendo dai suoi quadri meno conosciuti al pubblico, come “La morte di Seneca” e con il passare dei giorni arriveremo alle sue opere più celebri. Oggi andremo ad analizzare il quadro “Giove e Antiope”.

All’interno di questo articolo troverete tutte le informazioni relative a questo quadro, come ad esempio le dimensioni effettive del quadro, il significato e anche la tecnica utilizzata per la realizzazione di quest’opera.

Giove e Antiope Jacques-Louis David analisi

“Giove e Antiope” Jacques-Louis David

Data di produzione: Ignota

Dimensioni: 87 x 79 cm

Dove si trova: Musée de Sens, Sens

La tecnica utilizzata per la realizzazione di questo “Giove e Antiope” è la tecnica tradizionale con la pittura ad olio. Proprio come accade con molte altre opere meno conosciute, è stato abbastanza difficile riconoscere l’attribuzione di quest’opera allo stesso Jacques-Louis David, ma diverse caratteristiche che ritroveremo anche all’interno delle sue opere più famose hanno permesso di collegare questo quadro al pittore francese.

Molto interessante la storia legata all’arrivo del quadro al Museo di Sens: David, avrebbe deciso di regalare questo quadro alla cugina Marie-Françoise Baudry e al suo marito. La coppia poi ebbe un figlio, a cui andò a finire il quadro e fu proprio regalare questo dipinto al Museo di Sens al momento della sua morte nel 1896.

Il soggetto rappresentato si richiama alla mitologia greca, ovvero il momento in cui Zeus sedusse Antiope, figlia di Nitteo, il re di Tebe e di Polisso. Zeus, come è comune a tanti altri miti, si presentò a questa donna in altre vesti e non nel suo aspetto divino, e in questo caso si trasformò in un satiro. Consumato il rapporto, la donna rimase incinta, dove, per evitare successivamente l’ira del padre fu costretta a scappare e diede alla luce poi due gemelli.

Suo padre morì di dolore per la fuga della figlia, e lasciò l’arduo compito di ritrovarla a suo fratello, il quale dopo aver scatenato una guerra contro il re di Sicione, Epopeo, presso il quale Antiope si era rifugiata. Dopo il conflitto, la donna venne catturata e torturata dallo zio e sua moglie, ma successivamente i due figli, cresciuti da un pastore, giunsero in suo soccorso e la liberarono.

All’interno della composizione sono presenti Zeus nelle vesti di satiro e Antiope, dove il primo è rappresentato con la pelle scura, in netta contrapposizione con il chiarore puro della pelle della ragazza. Da notare il panneggio delle vesti in basso a sinistra su cui giace la donna e anche il colore utilizzato per rappresentare quest’ultimi, ovvero il rosso e il giallo, che sono sinonimo ancora una volta dell’influenza barocca che caratterizza il primo periodo della pittura di David.

Giove e Antiope di Jacques-Louis David: analisi completa dell’opera
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Minerva che combatte Marte di Jacques-Louis David: analisi completa dell’opera

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Minerva che combatte Marte di Jacques-Louis David: analisi completa dell’opera
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Continuiamo anche oggi il nostro viaggio in compagnia del popolare artista francese Jacques-Louis David, e oggi proseguiamo con l’analisi di un altro quadro non molto conosciuto ma non per questo meno importante. Il quadro in questione è intitolato “Minerva che combatte Marte” ed è uno dei primi quadri realizzati da questo artista.

All’interno di questo post troverete tutte le informazioni relative a tale opera, tra cui spiccherà la storia di produzione del lavoro e successivamente anche una breve analisi stilistica, che ci permetterà di scoprire tutti gli elementi fondamentali alla base della composizione di “Minerva che combatte Marte”.

Minerva che combatte Marte Jacques Louis David analisi

“Minerva che combatte Marte” Jacques-Louis David

Data di produzione: 1771

Dimensioni: 114 x 140 cm

Dove si trova: Musée du Louvre, Parigi

Anche questo quadro, proprio come “La morte di Seneca” e anche “Erasistrato alla scoperta della causa della malattia di Antioco”, ha a che fare con la partecipazione da parte di David al concorso per vincere il Prix de Rome; il tema imposto per il concorso era l’Iliade, e allora il pittore scelse di rappresentare uno dei momenti topici del conflitto narrato da Omero, quello in cui la dea Minerva stava affrontando Marte per decidere il destino degli schieramenti che partecipavano alla battaglia.

Partecipando al concorso con questo quadro David venne da una parte esaltato dalla critica per la grande varietà di colori utilizzati nel quadro, ma d’altro canto venne pesantemente criticato poiché il quadro ricalcava eccessivamente lo stile rococò.

Al centro della composizione ci sono le due divinità in conflitto: in basso a sinistra troviamo Marte, sconfitto e che sembra quasi essere assorbito dall’oscurità, mentre a troneggiare vittoriosa in piedi e con le vesti chiarissime che risaltano grazie alla luce, Minerva.

In virtù delle diverse critiche mosse a questo quadro, Jacques-Louis David non riuscì ad accaparrarsi il premio ambito nel 1771, ma successivamente grazie al quadro “Erasistrato alla scoperta della causa della malattia di Antioco”, al suo quarto tentativo riuscirà a vincere; nonostante questa vittoria però il pittore svilupperà un odio crescente verso l’accademia e questi concorsi, poiché li reputava disonesti e non permettevano di riconoscere il vero talento.

Minerva che combatte Marte di Jacques-Louis David: analisi completa dell’opera
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Ritratto della contessa Daru di Jacques-Louis David: analisi completa del quadro

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Ritratto della contessa Daru di Jacques-Louis David: analisi completa del quadro
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Riprendiamo il nostro percorso in compagnia del pittore francese Jacques-Louis David, il quale è passato alla storia per i suoi innumerevoli quadri a tema storico, ma che oltre a questa tipologia di opere ha realizzato anche alcuni ritratti di persone famose. Il caso che andremo ad analizzare oggi rientra proprio nel gruppo dei ritratti, e nello specifico andremo a scoprire “Ritratto della contessa Daru”.

All’interno di questo articolo andremo a scoprire tutti i dettagli inerenti a quest’opera, cercando di tracciare un quadro completo dei dettagli che compongono questo lavoro di David, passando dalle motivazioni celate dietro alla commissione del quadro, per poi passare all’analisi dell’opera stessa.

Ritratto della Contessa Daru Jacques-Louis David analisi

“Ritratto della Contessa Daru” Jacques-Louis David

Data di produzione: 1810

Dimensioni: 73 x 60 cm

Dove si trova: Frick Collection, New York

Cerchiamo di capire com’è nato questo quadro e perché si distacca dal filone di opere che abbiamo analizzato fino ad ora (basti guardare “Minerva che combatte Marte” per rendersi conto delle sostanziali differenze). Il soggetto dell’opera, come suggerisce il titolo stesso, è la contessa Alexandrine Daru, moglie di Pierre Daru, il quale era intendente generale della Corona, molto vicino alla figura di Napoleone Bonaparte.

Tale opera è stata realizzata da David per ringraziare proprio Pierre Daru per il suo impegno nel mettersi in mezzo per far si che Vivant Denon (altra importantissima figura vicina a Napoleone, il quale avrà un ruolo fondamentale durante i “furti d’arte” realizzati proprio dal condottiero francese) pagasse ben due quadri, ovvero “Incoronazione di Napoleone” e la “Distribuzione delle Aquile”.

Il quadro è molto interessante: il soggetto è posto in un ambiente scuro per far si che il chiarore delle sue vesti e della pelle possano risaltare rispetto a tutto il resto; per quanto riguarda i colori utilizzati, si può notare un costante utilizzo di colori chiari e di alcune varianti sia per le vesti che per la pelle pallida; a contrastare il verde, possiamo trovare invece le guance rossicce, e allo stesso modo anche il capo che regge sul braccio destro, finemente decorato ed estremamente realistico.

Un forte realismo trasuda anche dai panneggi della veste della contessa, la quale essendo seduta, lascia spiegazzata la propria veste, facendo si che si vengano a creare dei contrasti di luce ed ombra che David rappresenta perfettamente.

Ritratto della contessa Daru di Jacques-Louis David: analisi completa del quadro
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Ritratto di Jacobus Blauw di Jacques-Louis David: analisi completa del quadro

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Ritratto di Jacobus Blauw di Jacques-Louis David: analisi completa del quadro
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Continuiamo in questa assolata giornata estiva il nostro viaggio in compagnia di Jacques-Louis David, pittore di grande rilievo vissuto a cavallo tra il ‘700 e l’800, il quale è stato un grande artista che ha riportato sulle proprie tele grandi miti del passato, eventi storici, ma anche dei ritratti di importanti nobili. Dopo aver visto tutti i dettagli del “Ritratto della contessa Daru”, oggi andremo a scoprire un altro quadro intitolato “Ritratto di Jacobus Blauw”.

In questo articolo troverete tutto ciò che riguarda questo quadro; cercheremo di tracciare all’interno di un unico post tutte le informazioni relative a quest’opera di David, tra cui la data di produzione, la descrizione e qualora fossero presenti, anche alcune interessanti curiosità.

Ritratto di Jacobus Blauw Jacques-Louis David analisi

“Ritratto di Jacobus Blauw” Jacques-Louis David

Data di produzione 1795

Dimensioni: 92 x 73 cm

Dove si trova: National Gallery, Londra

Cerchiamo di capire prima di tutto chi è il soggetto rappresentato su questa tela: si tratta di Jacobus Blauw, il quale nel periodo in cui è stato ritratto era Ministro Plenipotenziario della Repubblica Batava, ed aveva il compito di riconoscere la nuova repubblica appena nata da parte della Francia.

Scoperti alcuni dettagli inerenti al soggetto, ora andiamo ad analizzare invece la scena presentata da David in questo “Ritratto di Jacobus Blauw”: piuttosto che optare per una rappresentazione frontale del soggetto, il pittore preferisce dipingere Blauw di tre quarti, con la testa girata e lo sguardo probabilmente rivolto al pittore.

Lo sfondo in cui è ambientata la scena è abbastanza chiaro, ma nonostante questo si riesce a delineare perfettamente la fisionomia del soggetto, il quale è stato rappresentato colmo di dettagli: questo infatti indossa una giacca color blu scuro su cui ci sono quattro bottoni d’oro (i quali però non sembrano rappresentati in modo realistico poiché non riflettono alcun tipo di luce ma sembrano opachi), mentre il colletto è leggermente più chiaro. Sotto questa giacca indossa altri due indumenti, tra cui spicca uno color marrone e ancor più sotto una camicia bianca, le cui maniche sporgono dal cappotto sovrastante.

Il soggetto è stato ritratto mentre sta scrivendo con una penna d’oca su un foglio, dove, facendo particolare attenzione, è possibile leggere il nome dello stesso Jacobus Blauw sull’intestazione del foglio.

Dietro lo stesso Blauw è presente anche un panno a scacchi che rende la scena più realistica e non completamente spoglia. Il quadro è senza dubbio di David poiché sulle pieghe del mantello in basso a sinistra di Blauw è presente la firma “L. David 4″, dove il numero indica il quarto anno del calendario repubblicano.

Ritratto di Jacobus Blauw di Jacques-Louis David: analisi completa del quadro
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Ritratto del Dottor Alphonse Leroy di Jacques-Louis David: analisi completa del quadro

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Ritratto del Dottor Alphonse Leroy di Jacques-Louis David: analisi completa del quadro
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Avventuriamoci ancora tra i quadri di Jacques Lois-David, che stiamo imparando a conoscere giorno dopo giorno attraverso le analisi di alcuni tra i suoi quadri più popolari. Prima di giungere effettivamente alla vera a propria “pittura di storia”, che tra l’altro abbiamo avuto già il piacere di poter studiare con un paio di opere già analizzate, scopriamo qualche quadro in cui Jacques-Louis David è stato classificato come un ritrattista: e questo è il caso del quadro di oggi, ovvero “Ritratto del Dottor Alphonse Leroy”.

All’interno di questo articolo troverete tutte le informazioni relative a quest’opera di cui andremo a parlare, e qualora aveste qualche dubbio o altro, potete farcelo sapere tramite un commento sotto questo stesso articolo.

Ritratto del Dottor Alphonse Leroy Jacques-Louis David analisi

“Ritratto del Dottor Alphonse Leroy” Jacques-Louis David

Data di produzione: 1783

Dimensioni: 73 x 91 cm

Dove si trova: Musée Fabre, Montpellier, Francia

Il quadro vede come soggetto il famoso ginecologo Alphonse Leroy, ritratto come uno studioso all’interno del proprio studio. Lo sguardo è rivolto verso l’osservatore, e non verso un altro punto come accade nel “Ritratto di Jacobus Blauw”, e non sembra essere concentrato piuttosto su quello che sta scrivendo, dando la sensazione che l’osservatore sia appena andato a chiamare il dottore e questo si fosse rivolto verso di lui.

Diversi elementi riportati all’interno di questa scena sono molto interessanti: possiamo notare il dottore è appoggiato su un libro di Ippocrate riguardante le malattie delle donne intitolato “Morbi mulierum”; interessante anche la luce presente all’interno della scena che garantisce l’eccellente binomio luce ed ombra: la lampada molto particolare qui presente sembrerebbe essere un’invenzione dello stesso Leroy, e ciò denoterebbe un forte legame con la modernità, lasciando spazio all’ipotesi che si trattasse di un dottore d’avanguardia, piuttosto che un tradizionalista.

Come accade in altri ritratti di David, anche in questo caso alle spalle del soggetto abbiamo uno sfondo completamente neutro e poco dettagliato, che permette al Dottore in questo caso di risaltare rispetto a ciò che si trova dietro di lui.

Ritratto del Dottor Alphonse Leroy di Jacques-Louis David: analisi completa del quadro
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Autoritratto di Jacques-Louis David: analisi completa dell’opera

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Autoritratto di Jacques-Louis David: analisi completa dell’opera
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Eccoci nuovamente insieme per scoprire ancora una volta tutti i dettagli inerenti ad un’altra importante opera di Jacques-Louis David. Dopo aver analizzato a fondo il “Ritratto del Dottor Alphonse Leroy”, oggi ci occupiamo di un altro autoritratto, il quale però ha per soggetto lo stesso David.

All’interno di questo articolo andremo a scoprire quali sono i dettagli principali di questo lavoro, il significato e anche qualche appunto sulla tecnica utilizzata dallo stesso pittore.

Autoritratto Jacques-Louis David analisi

“Autoritratto” Jacques-Louis David

Data di produzione: 1794

Dimensioni: 81 x 64 cm

Dove si trova: Musée du Louvre, Parigi

Prima di gettarci nell’analisi effettiva del quadro, dobbiamo ricordare che questo l’ultimo (in ordine cronologico) degli autoritratti realizzati dallo stesso David, dipinto mentre il pittore si trovava in carcere a causa della sua vicinanza con i Robespierristi.

Il pittore decise di donare questo quadro ad un suo ex allievo, chiamato Jean-Baptiste Isabey, e successivamente, nel 1852, il quadro entrò effettivamente a far parte della collezione del Louvre, dove risiede tutt’ora.

Dopo aver brevemente scoperto la storia del quadro e anche com’è giunto presso il Louvre, adesso andiamo a scoprire gli elementi che stanno alla base di questa composizione. Per prima cosa, possiamo notare che David si dipinge leggermente girato di tre quarti, con uno sfondo non completamente scuro (elemento immancabile invece nei grandi capolavori di Caravaggio), ma leggermente sfumato tra il giallo e grigio.

Il soggetto indossa un cappotto color marrone scuro con dei revers leggermente più chiaro, mentre sotto ha una camicia bianca e anche la sciarpa dello stesso colore. Per realizzare questo ritratto, David si è servito della stessa tecnica di Van Gogh, ovvero utilizzando uno specchio: questo dettaglio non è da trascurare poiché alcuni elementi, dovuti all’intermediazione dello specchio, non sono stati corretti nella rappresentazione finale; basti guardare che la posizione delle mani è invertita, difatti trattiene nella mano sinistra il pennello invece che nella mano destra, e allo stesso modo, il tumore alla guancia da cui era afflitto qui viene riportato sulla guancia destra, mentre in realtà si trovava su quella sinistra.

Questo autoritratto, oltre a presentare più di qualche incertezza tecnica, mostra anche un ritratto ideale del pittore, il quale quando ha realizzato questa tavola doveva avere circa 46 anni, mentre nel quadro appare molto più giovane.

Autoritratto di Jacques-Louis David: analisi completa dell’opera
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Claude Monet in mostra a Torino dal 2 Ottobre 2015 al 31 Gennaio 2016

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Claude Monet in mostra a Torino dal 2 Ottobre 2015 al 31 Gennaio 2016
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Torniamo ad occuparci ancora una volta degli interessanti eventi artistici che sono in programmazione nei più importanti musei italiani, e lo facciamo in grande stile, parlando di un artista che è conosciuto in tutto il mondo grazie alle sue opere che hanno tracciato un segno indelebile nella storia dell’arte. Stiamo parlando di Claude Monet, il quale sarà ospite (attraverso le sue opere più importanti) a Torino negli ultimi mesi di questo 2015.

All’interno di questo articolo troverete tutte le informazioni relative a questa mostra, la quale promette di essere molto interessante grazie alla presenza di alcuni tra i più grandi capolavori del leggendario pittore impressionista.

Mostra Claude Monet Torino 2015

Mostra Claude Monet Torino 2015 (ARTEWORLD FLYER)

Luogo della mostra: Galleria d’Arte Moderna, Torino

Data apertura mostra: 2 Ottobre 2015

Data chiusura mostra: 31 Gennaio 2016

Orari di apertura al pubblico: Da definire

Costo biglietto: Da definire

La mostra farà particolarmente riferimento all’opera “Le dèjeuner sur l’herbe” , che come molti di voi sapranno, richiama senza dubbio l’omonima opera d’arte di Édouard Manet. Perché tutto ruota attorno a questo quadro? Molto semplicemente perché qui troviamo riassunte tutte le caratteristiche fondamentali che daranno vita da lì a poco ad un nuovo tipo di pittura chiamata en plein air, precetto fondamentale della pittura impressionista.

Ovviamente nella mostra a Torino non troverete solo quest’opera di Monet ma anche molte altre che giungeranno alla GAM grazie all’efficiente sistema di prestiti tra i vari musei in tutta Europa. Questa, senza dubbio è una dei più rari appuntamenti con l’arte impressionista presenti in Italia (oltre quello in programma a Roma) e che permetterà a tutti gli appassionati di tale pittura di apprezzare dal vivo alcune tra le opere realizzate da Claude Monet senza dover necessariamente andare in qualche altro stato.

Qui sotto trovate un’interessante monografia dedicata al pittore Monet a pochi euro e davvero molto esaustiva, un affare imperdibile che vi permetterà di carpire i precetti fondamentali alla base dello stile di questo artista.

Ulteriori dettagli sono presenti anche sul sito ufficiale della GAM, ma per qualsiasi altra informazione voi desideriate, potete chiedere con un semplice commento sotto questo articolo, e noi cercheremo di rispondervi nel minor tempo possibile e nel modo più esaustivo.

Claude Monet in mostra a Torino dal 2 Ottobre 2015 al 31 Gennaio 2016
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La morte del giovane Barra di Jacques-Louis David: analisi completa dell’opera

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La morte del giovane Barra di Jacques-Louis David: analisi completa dell’opera
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Torniamo ad occuparci ancora una volta di Jacques-Louis David, partendo dalle sue opere meno conosciute per giungere a quelle più famose ed apprezzate dal pubblico. Dopo aver studiato a fondo un suo autoritratto, oggi andremo ad analizzare tutti i dettagli dell’opera “La morte del giovane Barra”.

In questo articolo troverete tutti i dettagli inerenti a quest’opera del 1794 realizzata da Jacques-Louis David e qualora aveste qualche perplessità, non esitate e fatecelo sapere commentando questo articolo qui sotto.

La morte del giovane Barra Jacques-Louis David

“La morte del giovane Barra” Jacques-Louis David

Data di produzione: 1794

Dimensioni: 118 x 155 cm

Dove si trova: Musée Calvet, Avignone

Prima di procedere oltre, è bene chiarire che questa è un’opera incompiuta di Jacques-Louis David, la quale è stata iniziata nel 1794 e purtroppo non è mai stata completata, anche se ad una prima occhiata potrebbe sembrare il contrario.

Il soggetto rappresentato è Joseph Bara (o anche Barra), il quale era un ragazzo che aveva il ruolo da tamburino nell’esercito rivoluzionario repubblicano, il quale, purtroppo è rimasto ucciso durante i moti rivoluzionari poiché si era rifiutato di rendere lode al re. La sua vicenda subito divenne di dominio pubblico e in pochi attimi venne trasformato in un martire della Rivoluzione Francese, e proprio per questo motivo, David lo sceglie come soggetto del suo quadro.

David prese davvero a cuore la vicenda di Barra, ed infatti il pittore oltre alla realizzazione del quadro, doveva occuparsi anche dei funerali del ragazzo, ma causa della caduta di Robespierre avvenuta proprio in quei giorni, tale avvenimento fu praticamente impossibile.

Tale opera è molto interessante, ed insieme alla “La morte di Marat” ed anche “Gli ultimi istanti di Michel Lepletier” costituisce il trittico dei quadri dedicati ai martiri della Repubblica; senza dubbio quella di Marat è la tela più famosa, ma anche questo quadro non è da trascurare, sia per significato che per realizzazione tecnica.

Il quadro è rimasto incompleto ed il motivo è sconosciuto, ma è noto che esiste al Castello di Vizille una copia di quest’opera sempre del 1794 e realizzata da un artista anonimo, il quale probabilmente era un allievo dello stesso Jacques-Louis David.

La morte del giovane Barra di Jacques-Louis David: analisi completa dell’opera
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L’arrivederci di Telemaco ed Eurachis di Jacques-Louis David: analisi completa dell’opera

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L’arrivederci di Telemaco ed Eurachis di Jacques-Louis David: analisi completa dell’opera
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Torniamo ad occuparci di Jacques-Louis David e dei suoi quadri di storia. Dopo aver analizzato un vero e proprio quadro di cronaca dei suoi tempi, ora invece andremo a studiare un’altra opera che riassume tradizionalmente tutte le caratteristiche dello stile di questo pittore: l’opera in questione è “L’arrivederci di Telemaco ed Eurachis”.

All’interno di questo articolo realizzeremo una breve descrizione del quadro, andando a scoprire la tecnica utilizzata e approfondendo nei dettagli tutto quello che bisogna sapere di questo lavoro di David.

L'arrivederci di Telemaco ed Eurachis jacques-louis david analisi

“L’arrivederci di Telemaco ed Eurachis” Jacques-Louis David

Data di produzione: 1818

Dimensioni: 88,3 x 103,2 cm

Dove si trova: Getty Center, Los Angeles

L’opera è liberamente ispirata al romanzo francese del 1699 chiamato “Les Aventures de Télémaque”, dove il protagonista è lo stesso Telemaco, figlio di Odisseo, il quale è partito per un lungo viaggio alla ricerca del padre scomparso. Proprio durante questo suo viaggio, incontra una ninfa chiamata Eurachis, della quale si innamora e il suo sentimento è ricambiato dalla creatura divina; il dovere però, spinge il ragazzo a dover abbandonare la ninfa per poter partire nuovamente alla ricerca del padre, e quindi è costretto a troncare la relazione con questa ninfa.

I due amanti si devono dire addio all’interno della grotta sull’isola di Calipso, e David coglie proprio il momento del saluto all’interno del suo quadro: da una parte troviamo il biondo Telemaco, che appoggia la mano sulla coscia della ninfa e con l’altra tiene su la spada. Telemaco ha una veste blu che gli copre solo parte del braccio e le gambe, e rivela gran parte del corpo nudo.

A contrastare, sulla sinistra troviamo Eurachis, la quale ha una veste color rosa e si appoggia, sognante e triste al collo del ragazzo. I colori delle vesti dei due protagonisti sono contrastanti; questo non è un dato casuale, ma una scelta ben oculata, dato che ricalca lo stile neoclassico ed indica il contrasto tra il senso del dovere tipico degli uomini guerrieri con l’emozione e la sensibilità femminili.

L’arrivederci di Telemaco ed Eurachis di Jacques-Louis David: analisi completa dell’opera
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I funerali di Patroclo di Jacques-Louis David: analisi completa del quadro

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I funerali di Patroclo di Jacques-Louis David: analisi completa del quadro
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Torniamo ancora una volta a parlare di Jacques-Louis David, grandioso ed eccellente pittore neoclassicista, il quale stiamo imparando a conoscere ed apprezzare giorno dopo giorno attraverso l’analisi di alcuni dei suoi quadri più popolariPer rimanere in tema, oggi andremo ad analizzare un altro importante quadro, intitolato “I funerali di Patroclo”.

All’interno di questo articolo troverete la descrizione completa dell’opera, una breve analisi e uno sguardo generale agli elementi che caratterizzano l’intera composizione.

Funerali di Patroclo David analisi

“I funerali di Patroclo” Jacques-Louis David

Data di produzione: 1778

Dimensioni: 33 x 75,5 (Dimensioni dell’affresco presente nel Louvre)

Dove si trova: National Gallery of Ireland, Dublino

L’opera è molto interessante e rappresenta il momento topico dei funerali di Patroclo, il quale è stato omaggiato per il suo valore in guerra con dei giochi funerari, come era tradizione e come riportato più volte all’interno dell’Iliade di Omero, e proprio questa scena è stata tratta dalla medesima opera.

In tutto il quadro si respira un’aria neoclassicista, che cerca di rielaborare i vecchi miti romani e greci, poiché proprio durante quegli anni e soprattutto dopo gli studi dell’archeologo tedesco Winckelmann, si pensava che proprio gli antichi avessero raggiunto un bello ideale e l’unico modo per avvicinarsi a questa bellezza era proprio l’imitazione.

David si lascia influenzare dagli studi del celebre archeologo tedesco e nella sua carriera realizza un gran numero di quadri di storia, tra cui questo di cui parliamo oggi.

In questa grande composizione possiamo notare l’alta drammaticità del momento e i personaggi presenti nella scena sono davvero moltissimi, ma nonostante ciò, riescono a risaltare nella scena centrale Achille e Patroclo, i quali si trovano ai piedi del rogo preparato per quest’ultimo. Stando alla trama dell’Iliade, Patroclo sarebbe morto durante il conflitto, quando ha deciso di gettarsi nella mischia indossando l’armatura di Achille e gettando scompiglio nelle fila avversarie, ma quando si è trovato davanti Ettore, campione dei troiani, non ha potuto sconfiggerlo ed è stato ucciso.

David ha preferito optare per una composizione allargata in cui confluiscono tante scene differenti piuttosto che un quadro dove vi era solo la scena che intitola l’opera.

I funerali di Patroclo di Jacques-Louis David: analisi completa del quadro
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Ritratto del conte Potocki Stanislas di Jacques-Louis David: analisi completa del quadro

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Ritratto del conte Potocki Stanislas di Jacques-Louis David: analisi completa del quadro
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Continuiamo il nostro viaggio in compagnia del pittore francese Jacques-Louis David, grande pittore di storia, ma anche ottimo ritrattista, che stiamo imparando a conoscere ed apprezzare durante queste settimane, attraverso le numerose analisi dei suoi quadri più importanti. A tal proposito, oggi andremo a studiare il “Ritratto del conte Potocki Stanslas”.

Senza dubbio, questo quadro insieme all’autoritratto dell’artista, costituisce un punto di svolta e di distacco dalla pittura tipica di David, la quale, come già detto in precedenza, è di storia e legata talvolta alla mitologia grecaEcco i dati fondamentali di questo quadro, poi successivamente andremo a scoprire qualche dettaglio in più inerente a questa tela di Jacques-Louis David.

Ritratto del conte Stanislas Potocki Jacques Louis David analisi

“Ritratto del conte Stanislas Potocki” Jacques Louis David

Data di produzione: 1781

Dimensioni: NON DEFINITO

Dove si trova: Muzeum Palacu Króla Jana III w Wilanowie, Polonia

Il soggetto rappresentato è un generale ed un nobile aristocratico, ritratto proprio come se fosse un antico condottiero. La scelta della posizione non è casuale, ed infatti il soggetto è stato rappresentato con determinate caratteristiche che esaltano il suo grado e la sua importanza, facendo passare in secondo piano la scelta dei colori da parte di David.

La volontà di voler dare maggiore spazio alla forma e all’apparenza piuttosto che al colore è un elemento prettamente classico e che non fa altro che rendere ancor più saldi i collegamenti tra quest’opera e il mondo antico, consacrando definitivamente Jacques-Louis David come un pittore neoclassico.

Guardando in basso a sinistra della tela è possibile notare un cane, il quale mentre sta abbaiando, rende irrequieto il cavallo, dando l’illusione del movimento da parte di quest’ultimo con tutto il soggetto. Come già indicato precedentemente, anche la posa del soggetto non è casuale, ed infatti effettuando il saluto con il cappello non fa altro che esaltare maggiormente il proprio rango aristocratico.

Tra i colori della terra e dell’architettura che domina la composizione, spicca un blu tendente all’azzurro che possiamo rintracciare sia nelle decorazioni della sella del cavallo che nell’abbigliamento dello stesso generale.

Infine, in questo quadro possiamo notare anche uno spiccato influsso dell’arte rococò soprattutto nell’utilizzo del colore e del chiaroscuro morbido tra le sezioni principali della composizione, che conferiscono unità al quadro (contrariamente a quanto accade in altre opere di David).

Ritratto del conte Potocki Stanislas di Jacques-Louis David: analisi completa del quadro
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Ritratto di Madame Trudaine di Jacques-Louis David: analisi completa del quadro

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Ritratto di Madame Trudaine di Jacques-Louis David: analisi completa del quadro
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Continuiamo il nostro viaggio in compagnia di David e delle sue splendide opere, le quali si suddividono tra quadri con tema storico ed altri ritratti interessanti. L’opera che andremo a scoprire oggi è intitolata “Ritratto di Madame Trudaine” e fa parte della lunga serie di ritratti realizzati dal pittore durante la sua carriera artistica.

Qui troverete tutti i dettagli inerenti all’opera, tra cui il significato, la tecnica utilizzata e anche qualche informazione che può aiutare a comprendere meglio la natura del quadro.

Ritratto di Madame Trudaine Jacques-Louis David analisi

“Ritratto di Madame Trudaine” Jacques-Louis David

Data di produzione: 1791-1792

Dimensioni: 130 x 98 cm

Dove si trova: Musée du Louvre, Parigi

L’opera, come avrete potuto leggere, si trova nel prestigioso e famosissimo Museo del Louvre a Parigi, ma prima di procedere oltre, è bene specificare che si tratta di un’opera incompleta. Cerchiamo di ricostruire la storia di questo quadro.

Sembrerebbe che il quadro fosse stato commissionato dal marito del soggetto dell’opera, ovvero Charles-Louis Trudaine, e il pittore lo realizzò tra il 1791 e l’anno successivo, che però non poi non portò più a termine. Curiosamente, il soggetto dell’opera all’inizio è stato identificato come un ritratto di Emilia Chalgrin, figlia del pittore Joseph Vernet, ma con approfonditi studi effettuati successivamente, questa affermazione è stata smentita.

Nonostante non fosse stata completata, questa tela è rimasta nella collezione del pittore fino al momento della sua morte, per poi essere stata venduta per 40 franchi nel 1835; passata di mano in mano tra vari artisti, questa è giunta presso Paul Delaroche, il quale nel 1890 decise di lasciare il quadro in eredità al Louvre, dove si trova tutt’ora.

Dato una rapida occhiata, il quadro non si direbbe incompleto, ma concentrandosi bene sui dettagli è possibile notare che il lavoro sembra quasi una bozza definitiva piuttosto che il lavoro finale pronto per essere consegnato. La donna viene rappresentata sulla sedia, seduta di tre quarti con le braccia conserte e con lo sguardo fisso verso lo spettatore; Madame Trudaine indossa un vestito blu scuro, con una fascia lungo il ventre color azzurro e parte dell’abbigliamento sul petto è bianco.

I colori sono nettamente contrastanti con il muro, realizzato con un rosso non molto deciso, ma che permette al soggetto di risaltare con tutti i contorni ben delineati.

Ritratto di Madame Trudaine di Jacques-Louis David: analisi completa del quadro
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Ritratto di Antoine-Laurent Lavoisier e sua moglie di Jacques-Louis David: analisi completa del quadro

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Ritratto di Antoine-Laurent Lavoisier e sua moglie di Jacques-Louis David: analisi completa del quadro
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Continuiamo il nostro viaggio in compagnia di Jacques-Louis David, il quale stiamo apprezzando sempre maggiormente attraverso l’analisi dei suoi quadri più famosi. In particolare, negli ultimi giorni, abbiamo analizzato più di qualche ritratto, per mettere da parte invece (temporaneamente) alcuni dei suoi quadri di storia che invece riprenderemo ad analizzare prossimamente.

Il quadro che andremo a studiare oggi è il “Ritratto di Antoine-Laurent Lavoisier e sua moglie” e all’interno di questo articolo potrete trovare tutti i dettagli inerenti a questo lavoro, partendo dai dati tecnici fino a giungere alla descrizione della tela e gli elementi fondamentali che compongono l’opera.

Ritratto di Antoine-Laurent Lavoisier e sua moglie Jacques-Louis David analisi

“Ritratto di Antoine-Laurent Lavoisier e sua moglie” Jacques-Louis David

Data di produzione: 1788

Dimensioni: 259,7 x 194,6 cm

Dove si trova: Metropolitan Museum of Art, New York

Chi è appassionato di chimica, senza dubbio avrà riconosciuto il cognome dei soggetti ritratti nel quadro: i coniugi Lavoisier infatti sono stati due personaggi fondamentali nel mondo della chimica, grazie al loro lavoro e alle loro scoperte che hanno rivoluzionato la scienza. In particolare si deve a Lavoisier la prima enunciazione della “Legge della conservazione della massa”, poi diede il nome all’ossigeno e all’idrogeno, ed infine contribuì a riformare completamente la nomenclatura degli elementi chimici.

Il quadro è molto interessante, poiché sono presenti diversi elementi che devono essere studiati più a fondo: prima di tutto l’ambiente in cui viene riportata la scena; il fondale è un muro di finto marmo, dove fanno capolino tre finte lesene classiche che ricordano il marmo delle colonne greche. Entrambi i soggetti sono voltati di tre quarti, dove solo la donna Marie-Anne guarda lo spettatore, mentre il marito invece guarda la moglie.

Proprio la donna indossa un vestito tipico del suo tempo di colore bianco, una cintura blu ed una parrucca bionda. Mentre mette la mano sulla spalla del marito, l’altra invece la mette sul tavolo.

Accanto ad essa troviamo il marito Antoine, il quale ha un giubbotto nero, una camicia bianca che sporge leggermente ed una parrucca che era un uso tipico di quegli anni. David riesce a cogliere il preciso istante in cui Antoine guarda la moglie come detto in precedenza e mentre è impegnato nella scrittura con una penna d’oca.

Il tavolo a cui si appoggiano entrambi vede la presenza di diversi strumenti chimici che rimandano al loro impegno in questo campo: un barometro ed un gasometro; tra gli altri oggetti troviamo due contenitori d’acqua. Ai piedi del tavolo, tra l’altro troviamo anche una fiasca rotonda ed altri oggetti legati al mondo chimico.

All’estrema sinistra della tela si può scorgere una sedia, su cui si trova un foglio molto grande coperto da un panno scuro; molto probabilmente è legato all’interesse da parte della signora Lavoisier nell’arte del disegno. La scelta di voler rappresentare all’estrema sinistra proprio questo oggetto sta ad indicare una sorta di “separazione” tra il mondo della chimica (i cui oggetti ed elementi si trovano a destra), e quello dell’arte (che invece si trovano a sinistra della tela).

Molto interessante anche la posizione in cui vengono ritratti i coniugi, con la moglie che predomina nella composizione rispetto al marito; questo era un elemento sicuramente non comune in una scena ritrattistica di quel secolo.

Ritratto di Antoine-Laurent Lavoisier e sua moglie di Jacques-Louis David: analisi completa del quadro
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Giovanni Fattori in mostra a Padova dal 24 Ottobre 2015 al 28 Marzo 2016

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Giovanni Fattori in mostra a Padova dal 24 Ottobre 2015 al 28 Marzo 2016
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Mettiamo per un secondo da parte le analisi dei quadri di Jacques-Louis David per parlare invece degli eventi artistici che sono in programmazione presso alcuni musei in Italia. In particolare oggi andremo a scoprire tutto quello che riguarda la mostra su Giovanni Fattori a Padova.

All’interno di questo articolo troverete tutte le informazioni riguardanti tale evento artistico, in modo tale che chiunque fosse interessato a partecipare a questa mostra possa arrivare preparato, sapendo quali opere di Fattori sono esposte in questa occasione.

Mostra Giovanni Fattori Padova 2015

Luogo della mostra: Palazzo Zabarella, Padova

Data apertura mostra: 24 Ottobre 2015

Data chiusura mostra: 28 marzo 2016

Orari di apertura al pubblico: Da Martedì alla Domenica dalle 9.30 alle 19.00

Costo biglietto: 12,00€ Intero; Ridotto 10,00€

La mostra che si tiene a Padova è una grande monografia con protagonista Giovanni Fattori e le sue opere più celebri. Con questo evento si vuole dare spazio ad uno degli artisti italiani di fine ‘800 più interessanti e prolifici; Fattori è stato un precursore di diversi stili artistici: molti lo conosceranno per il grande impegno e il ruolo di spicco che ha rivestito riguardo la pittura macchiaiola,ma dall’altra parte è necessario anche menzionarlo per la pittura naturalista che senza dubbio è stata di primaria importanza nella realizzazione del suo stile artistico.

I soggetti delle sue tavolette e tele sono spesso persone appartenenti al mondo quotidiano, ma sono passati alla storia anche molti suoi lavori dove i protagonisti erano esponenti militari e delle guerre che hanno segnato la storia italiana.

La mostra è stata concepita come un grande percorso evolutivo dell’artista, dove sarà possibile ammirare molti dei lavori realizzati da Fattori per analizzare le varie fasi della sua carriera artistica e scoprire anche tutte le influenze artistiche che hanno permesso a questo artista di formarsi e diventare uno dei pittori più importanti di fine ‘800.

Se siete amanti della pittura italiana dell’800 allora non potete mancare a questo appuntamento a Padova, ma è doveroso anche ricordarvi un altro appuntamento molto importante a Torino con il pittore impressionista Claude Monet, dove questo leggendario artista potrà essere studiato ed ammirato grazie a molte opere provenienti da altri musei prestigiosi date in prestito proprio per questo evento.

Giovanni Fattori in mostra a Padova dal 24 Ottobre 2015 al 28 Marzo 2016
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Giotto in mostra a Milano dal 2 Settembre 2015 al 16 Gennaio 2016

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Giotto in mostra a Milano dal 2 Settembre 2015 al 16 Gennaio 2016
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Anche oggi parliamo ancora una volta di mostre artistiche. Dopo aver parlato nel dettaglio dell’evento artistico avente per protagonista Giovanni Fattori, oggi invece facciamo un passo indietro nella storia dell’arte e andiamo a scoprire tutto quello che riguarda la mostra con protagonista Giotto.

Giotto è già stato ospite sul nostro blog per diversi giorni, durante i quali abbiamo analizzato i suoi principali capolavori e abbiamo cercato di riassumere il suo stile artistico in poche righe. All’interno di questo articolo invece, potrete trovare tutti i dettagli inerenti alla mostra su Giotto a Milano.

Mostra Giotto milano 2015 costo dettagli

Mostra “Giotto, l’Italia. Da Assisi a Milano”

Luogo della mostra: Palazzo Reale, Milano

Data apertura mostra: 2 Settembre 2015

Data chiusura mostra: 16 Gennaio 2016

Orari di apertura al pubblico: Lunedì dalle 14.30 alle 19.30; Martedì, Mercoledì, Venerdì e Domenica dalle 9.30 alle 19.30; Giovedì e Sabato dalle 9.30 alle 22.30

Costo biglietto: Da definire

L’evento prende il nome di “Giotto, l’Italia. Da Assisi a Milano”, e si concentrerà ovviamente sul leggendario artista vissuto nel ‘300, facendo particolare leva sul momento in cui questo artista ha lavorato a Milano e analizzando i lavori di tale periodo.

All’interno del percorso elaborato per la mostra, sarà possibile visionare da vicino ben 13 opere realizzate da Giotto, le quali hanno costituito dei passaggi fondamentali per la trasformazione dell’arte del suo periodo. Essendo stato un riformatore dell’arte antica (e dando inizio a quella moderna), con il suo stile ed innovazione, ha segnato un punto fondamentale nella storia dell’arte, dopo il quale molti hanno radicalmente trasformato il proprio stile basandosi su quello di Giotto.

Abbandonando la tradizione bizantina che aveva influenzato i pittori a lui precedenti fino a Cimabue, la mostra permetterà di scoprire da vicino i precetti che Giotto ha introdotto nell’arte, come la caratterizzazione fisionomica e l’abbandono della forte ieraticità delle figure soggetti delle sue pitture.

In questa mostra, come già detto prima, sarà possibile scoprire tutti i lavori di Giotto realizzati a Milano e così vedere anche l’eredità lasciata da questo artista presso i pittori futuri: infatti oltre alle opere del pittore fiorentino ci saranno anche opere di altri artisti che devono molto della loro tecnica alle innovazioni introdotte dallo stesso Giotto.

Giotto in mostra a Milano dal 2 Settembre 2015 al 16 Gennaio 2016
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Gli amori di Paride ed Elena di Jacques-Louis David: analisi completa del quadro

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Gli amori di Paride ed Elena di Jacques-Louis David: analisi completa del quadro
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Torniamo ad occuparci dei quadri di Jacques-Louis David, ed oggi mettiamo da parte un momento i ritratti che ha realizzato per spostarci nei quadri mitologici tanto cari a David. Il quadro che oggi andremo a studiare è intitolato “Gli amori di Paride ed Elena”.

All’interno di questo articolo troverete una breve descrizione del quadro e qualche riferimento alla commissione; in futuro, qualora trovassimo ulteriori dettagli, provvederemo ad inserirli nell’articolo il prima possibile.

Gli amori di Elena e Paride Jacques-Louis David analisi

“Gli amori di Elena e Paride” Jacques-Louis David

Data di produzione: 1788

Dimensioni: 147 x 180 cm

Dove si trova: Musée du Louvre, Parigi

Il quadro, proprio come un’altra tela di Jacques-Louis David, fa ancora riferimento all’Iliade, poema omerico alla base della letteratura greca, e il pittore, essendo un fautore del neoclassicismo, non poteva non esserne ispirato.

L’opera è stata realizzata nel 1788 e precede uno dei suoi più grandi lavori, ovvero “I littori riportano a Bruto i corpi dei suoi figli”, altro quadro di notevole successo. Questa tela è stata commissionata dal conte d’Artois allo stesso David, il quale si è messo subito al lavoro.

Nella composizione dell’opera l’attenzione è focalizzata sui due amanti Paride ed Elena, i quali sono sdraiati su un triclinio decorato con vari tessuti, mentre la donna è ancora vestita, Paride invece (come era da tradizione per gli eroi greci) è stato rappresentato completamente nudo e solo con un piccolo mantello che gli cade dalla spalla, mentre tiene in mano una lira.

La luce colpisce appieno i due soggetti, mettendoli in risalto rispetto a tutto il resto; la luce proviene da un punto esterno alla tela, precisamente di fronte alla coppia, dando l’illusione che ci sia come una sorta di finestra da cui filtra la luce.

Molto interessante l’ambiente che David sceglie di riprodurre, ed in particolare il quartetto di cariatidi che si trovano in fondo alla scena, che senza dubbio richiamano a quelli di Jean Goujon, una scultrice ed architetta francese del ‘500.

L’opera, dopo diversi studi, è stata interpretata come una sorta di satira degli amori dello stesso Conte d’Artois.

Gli amori di Paride ed Elena di Jacques-Louis David: analisi completa del quadro
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I pittori impressionisti e moderni dalla Philips Collection in mostra a Roma da Ottobre 2015 a Febbraio 2016

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I pittori impressionisti e moderni dalla Philips Collection in mostra a Roma da Ottobre 2015 a Febbraio 2016
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Continuiamo ad occuparci della stagione degli eventi artistici in Italia, che negli ultimi giorni sembra essere in costante fermento. Dopo l’interessantissima mostra sugli impressionisti a Roma, restiamo sempre in tema parlando di un altro evento artistico con protagonisti sempre questi storici pittori appartenenti al periodo impressionista, ma che questa volta coinvolgono anche altri pittori della storia dell’arte moderna.

L’evento in questione prende il nome di “Impressionisti e moderni. Capolavori della Philips Collection di Washington” presso il Palazzo delle Esposizioni a Roma, e all’interno di questo articolo troverete tutte le informazioni riguardanti questa mostra d’arte.

Mostra Impressionisti Roma 2015 Philips Collection

Mostra Impressionisti Roma 2015 dalla Philips Collection

Luogo della mostra: Palazzo delle Esposizioni, Roma

Data apertura mostra: Ottobre 2015 (Data da definire)

Data chiusura mostra: Febbraio 2016 (Data da definire)

Orari di apertura al pubblico: Domenica, Martedì, Mercoledì e Giovedì dalle ore 10.00 alle ore 20.00; Venerdì e Sabato dalle ore 10.00 alle ore 22.30

Costo biglietto: 10,00€ Intero; Ridotto 8,00€ (Sul sito ufficiale è possibile visionare eventuali riduzioni)

Questa mostra è molto interessante, poiché ha come particolare obiettivo quello di mettere in risalto la storia e l’importanza della Philips Collection di Washington, la cui collezione fa è un punto cardine del mondo artistico americano.

Il fondatore, Duncan Philips, ha dato vita a questa istituzione in modo umile, credendo che questo museo sarebbe stato raccolto e sede di qualche opera, senza immaginare che negli anni successivi sarebbe diventata una struttura contenente molte opere di artisti famosi, come quelle di Cézanne, Degas, Kandinskij, Matisse, Modigliani, Picasso, Monet, Van Gogh e molti altri.

I grandi nomi citati poc’anzi sono solo alcuni dei protagonisti della mostra itinerante organizzata per il suo centesimo anniversario e che vede come prossima tappa il Palazzo delle Esposizioni a Roma, ovvero la mostra di cui stiamo parlando proprio ora.

I grandi capolavori dell’Ottocento faranno da cornice a questo interessantissimo evento che riesce a mescolare alla perfezione il mondo degli Impressionisti e non solo, garantendo un’esperienza indimenticabile per tutti gli appassionati della storia dell’arte moderna.

I pittori impressionisti e moderni dalla Philips Collection in mostra a Roma da Ottobre 2015 a Febbraio 2016
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Jeff Koons in mostra a Firenze dal 26 Settembre al 28 Dicembre 2015

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Jeff Koons in mostra a Firenze dal 26 Settembre al 28 Dicembre 2015
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Continuiamo il nostro viaggio tra gli innumerevoli eventi artistici in Italia, e dopo aver parlato dei capolavori in mostra a Roma provenienti dalla Philips Collection, oggi invece ci spostiamo a Firenze per scoprire due sculture del celebre artista Jeff Koons.

L’evento è intitolato “Jeff Koons in Florence” e all’interno di questo articolo troverete tutte le indicazioni ed informazioni relative a questo importantissimo “incontro” artistico che avverrà all’interno di Palazzo Vecchio.

Mostra Jeff Koons Firenze 2015

Mostra Jeff Koons Firenze 2015

Luogo della mostra: Sala dei Gigli, Palazzo Vecchio, Firenze

Data apertura mostra: 26 Settembre 2015

Data chiusura mostra: 28 Dicembre 2015

Orari di apertura al pubblico: Fino al 30 Settembre tutti i giorni tranne Giovedì dalle 9.00 alle 23.00; Da Ottobre a Dicembre tutti i giorni dalle 9.00 alle 19.00 e il Giovedì dalle 9.00 alle 14.00

L’evento è molto interessante poiché dopo ben cinquecento anni dopo la messa in posa dell’opera del Bandinelli, ovvero Ercole e Caco, finalmente verrà posta arengario di Palazzo Vecchio un’altra opera di grandi dimensioni, ovvero “Pluto e Proserpina” di Jeff Koons.

Le opere dello stesso artista che saranno protagoniste di questo incontro tra antico e contemporaneo saranno la già citata scultura “Pluto e Proserpina” e anche “Gazing Ball (Barberini Faun)”.

Quest’ultima è davvero molto interessante, poiché Koons fa riferimento con questa scultura all’antico periodo della perfezione greco-romana, a cui però è stato aggiunto anche una sfera di colore azzurro brillante ed una superficie lucida. La contrapposizione tra la perfezione e la leggerezza del gesso, materiale ideale per la realizzazione delle sculture, e il vetro, lucido e semplice, disorienta lo spettatore, dando un nuovo significato alla scultura tradizionale.

La gigantesca scultura di “Pluto e Proserpina”, realizzata in acciaio inox e color oro, invece verrà posta in contrapposizione con tutte le sculture presenti nella piazza, a rendere ancor più netto il contrasto tra la perfezione classica (come quella del David di Michelangelo) e l’innovazione che strizza l’occhio alla tradizione della scultura di Koons.

Se volete saperne di più su Jeff Koons e sulle sue grandiose opere, nel link sottostante potrete trovare un libro, o meglio, un catalogo intitolato “Jeff Koons: A Retrospective” contenente tutti i lavori di questo artista.

L’appuntamento è davvero molto interessante e si preannuncia come uno degli eventi più interessanti nel ventaglio degli eventi artistici in programma in Italia. Tra l’altro, se siete appassionati della pittura impressionista allora non potete perdere questo appuntamento a Roma.

Jeff Koons in mostra a Firenze dal 26 Settembre al 28 Dicembre 2015
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Dagli Impressionisti a Picasso in mostra a Genova Settembre 2015 ad Aprile 2016

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Dagli Impressionisti a Picasso in mostra a Genova Settembre 2015 ad Aprile 2016
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Continuiamo con la nostra carrellata di eventi artistici in Italia, che nel mese di Settembre ha visto aggiungere al proprio “ventaglio” di proposte, interessantissimi eventi quali la presenza di sculture di Jeff Koons a Firenze e anche diverse mostre sugli Impressionisti a Roma; rimanendo sempre in tale campo, oggi ci spostiamo a Genova, per scoprire tutti i dettagli su un altro evento artistico.

La mostra di cui vi parleremo oggi prende il nome di “Dagli impressionisti a Picasso: capolavori dal Detroit institute of Arts”, e proprio come suggerisce il titolo, vedrà esposti alcuni dei più popolari capolavori detenuti nel museo americano.

Mostra Impressionisti Picasso Genova Settembre 2015 costo dettagli

Mostra Impressionisti Picasso Genova Settembre 2015 (ARTEWORLD FLYER)

Luogo della mostra: Palazzo Ducale, Genova

Data apertura mostra: 25 Settembre 2015

Data chiusura mostra: 10 Aprile 2016

Orari di apertura al pubblico: Lunedì dalle 15.00 alle 19.00; da Martedì a Giovedì dalle 9.30 alle 19.30; Venerdì e Sabato dalle 9.30 alle 21.00; Domenica dalle 9.30 alle 19.30

Costo biglietto: 13,00€ Intero (CLICCA QUI PER ACQUISTARE IL BIGLIETTO)

Come si evince dal titolo dell’esposizione, i protagonisti non saranno unicamente gli Impressionisti, ma si tratterà di un percorso evolutivo che porterà il visitatore a scoprire tantissime opere nel corso degli anni, fino a giungere al celebre Picasso. Tra i tanti artisti presenti con le loro opere, ecco qualche nome che è sempre bene ricordare, ovvero Van Gogh, Matisse, Monet, Modigliani, Degas, Manet, Courbet, Gauguin, Kandinsky, Cézanne e Renoir.

La mostra è organizzata con criterio e per lo spettatore sarà sempre possibile poter approfondire per mezzo di vari supporti didattici (oltre che alle tradizionali guide) ciò che viene esposto in questo percorso. Si parte dagli Impressionisti, per poi passare a Cézanne, Van Gogh e tantissimi altri artisti che hanno lasciato un segno di non poco conto all’interno della storia dell’arte moderna; si procede poi nel Novecento con artisti più vicini a noi ed immagini di luoghi come Montmartre e Montparnasse che hanno ospitato alcune delle più grandi personalità dell’arte di quegli anni.

Al fine di scoprire l’importanza di questi due luoghi per gli artisti del Novecento, vi segnalo questa interessantissima lettura di Dan Franck, che colloca questi due centri di cultura in una Parigi all’apice della sua bellezza all’inizio del Novecento.

Questa mostra a Genova è un evento imperdibile per tutti gli appassionati di arte moderna, quindi non mancate; per qualsiasi informazione potete lasciare un commento qui sotto e cercheremo di rispondervi nel minor tempo possibile.

Dagli Impressionisti a Picasso in mostra a Genova Settembre 2015 ad Aprile 2016
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