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Ritratto del Papa Pio VII di Jacques-Louis David: analisi completa del quadro

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Ritratto del Papa Pio VII di Jacques-Louis David: analisi completa del quadro
ArteWorld.

Torniamo nuovamente alle analisi dei molteplici quadri del pittore francese Jacques-Louis David, dopo una breve pausa per dare maggiore risalto a quelli che sono gli eventi artistici più interessanti in Italia. Dopo aver visto un quadro ispirato all’Iliade di Omero, oggi vedremo invece un ritratto molto interessante, intitolato “Ritratto del Papa Pio VII”.

All’interno di questo articolo, come al solito, troverete tutte le informazioni principali relative a questo lavoro: per prima cosa vedremo alcuni dati fondamentali, come la data di produzione e dove si trova attualmente questo lavoro, per poi passare successivamente alla descrizione vera e propria dell’opera.

Ritratto di Papa Pio VII Jacques-Louis David analisi

“Ritratto di Papa Pio VII” Jacques-Louis David

Data di produzione: 1805

Dimensioni: 86 x 71 cm

Dove si trova: Musée du Louvre, Parigi

L’opera probabilmente è stata ordinata al pittore dal conte Charles Fleurieu, ma purtroppo non è giunta alcuna prova scritta che ci permetta di convalidare questa ipotesi.

Il soggetto dell’opera è Papa Pio VII, una figura molto interessante negli anni in cui è vissuto il pittore, poiché ha assistito all’incoronazione di Napoleone I di Francia; erroneamente, molti pensano che sia lo stesso Papa a benedire Napoleone all’interno dell’altra tela di David intitolata “Incoronazione di Napoleone”, ma guardando bene, è possibile notare che egli era solo uno spettatore, che tra l’altro viene rappresentato anche un’espressione rassegnata, come se non fosse felice di questo evento.

David sceglie di rappresentare Pio VII in una posizione che sembra quasi eliminare del tutto l’importanza del ruolo del soggetto; la scelta di questa posizione non è casuale: sembrerebbe infatti che David sia rimasto colpito dalla grande umanità e semplicità di questo Papa, e quindi ha scelto di rappresentarlo come “un uomo qualunque” piuttosto che mettere in risalto l’importanza del suo ruolo nel clero.

Il colore che predomina è ovviamente il rosso della tunica del soggetto, seduto su una sedia di velluto ricamata in oro. A dare ancor maggior adito alla teoria enunciata precedentemente sulla semplicità del soggetto arriva anche la felice espressione del soggetto, a renderlo ancor più vicino al popolo che ai poteri forti del tempo. Mentre una mano è appoggiata sulla sedia, nell’altra trattiene un foglio con scritto in latino “Pio VII Bonarium Artium Patron” che tradotto vuol dire, “Pio VII, Patrono delle belle arti”.

È senza dubbio necessario notare anche che il quadro è stato firmato dallo stesso David in alto a sinistra. Infine, oltre a questa versione originale, David ha realizzato anche altre tre copie, dove una è stata trattenuta dallo stesso pittore e successivamente perduta, mentre un’altra è stata commissionata da Napoleone per il Musée de Fontainebleau e l’ultima infine si trova al Museo del Castello a Versailles.

Ritratto del Papa Pio VII di Jacques-Louis David: analisi completa del quadro
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Ritratto non finito del generale Bonaparte di Jacques-Louis David: analisi completa del quadro

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Ritratto non finito del generale Bonaparte di Jacques-Louis David: analisi completa del quadro
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Continuiamo ancora una volta il nostro viaggio tra le opere del pittore francese Jacques-Louis David, e oggi andremo a scoprire il quadro “Ritratto non finito del generale Bonaparte”, un’opera molto interessante di questo leggendario pittore. Questo quadro fa parte della lunga serie di ritratti realizzati da questo pittore e che nelle passate settimane abbiamo potuto apprezzare e studiare.

All’interno di questo articolo troverete tutte le informazioni relative a questo quadro, quali storia, descrizione e qualora fossero presenti, anche ulteriori approfondimenti che ci permetteranno di capire al meglio quest’opera.

Ritratto incompiuto del generale Bonaparte analisi

“Ritratto incompiuto del generale Bonaparte” Jacques-Louis David

Data di produzione: 1798

Dimensioni: 81 x 65 cm

Dove si trova: Musée du Louvre, Parigi

L’opera. come enuncia il titolo, è incompiuta e mostra il generale Napoleone Bonaparte in posizione plastica, mentre tiene in mano un rotolo. Purtroppo, il lavoro non è mai stato completato e il pittore ha iniziato a colorare unicamente il volto e qualche accenno del suo abito.

I capelli del soggetto sono mossi dal vento, poi è presente qualche imperfezione a livello stilistico: l’occhio destro infatti sembra leggermente più alto rispetto all’altro. Il soggetto ha il pugno destro sul fianco, mentre la mano sinistra trattiene un rotolo (come detto in precedenza), il quale altro non è che il trattato di Campo Formio.

Il trattato citato in precedenza è molto importante poiché servì a rendere Napoleone un eroe agli occhi della gente, e fu proprio in tale occasione che il pittore vide per la prima volta Bonaparte e proprio in quel momento realizzò un primo abbozzo del suo profilo, su cui poi sarebbe tornato successivamente per continuare il lavoro.

Napoleone apprezzò l’idea di essere ritratto da David, ma purtroppo dopo solo un’unica seduta durata tre ore, il pittore non riuscì a completare il lavoro e proprio in quegli anni aveva tra le mani altri quadri che doveva assolutamente completare; furono proprio i troppi impegni che non portarono alla conclusione della tavola di David.

Ritratto non finito del generale Bonaparte di Jacques-Louis David: analisi completa del quadro
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Mostra di alta moda dal 24 Settembre 2015 al 10 Gennaio 2016 a Monza

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Mostra di alta moda dal 24 Settembre 2015 al 10 Gennaio 2016 a Monza
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Spostiamoci per un momento nel mondo della moda, sempre più legato a quello dell’arte, se non addirittura ormai fuso con quest’ultimo. Mettiamo per un secondo da parte le analisi dei quadri di Jacques-Louis David per parlare di un evento molto interessante che si terrà a Monza.

L’evento prende il nome di “Bellissima. L’Italia dell’alta moda 1945-1968” e all’interno di questo articolo troverete tutti i dettagli inerenti a questa interessantissima mostra di moda del passato.

Mostra moda monza settembre 2015 costo dettagli

Mostra “BELLISSIMA. L’Italia dell’alta moda 1945-1968”

Luogo della mostra: Villa Reale di Monza

Data apertura mostra: 24 Settembre 2015

Data chiusura mostra: 10 Gennaio 2016

Orari di apertura al pubblico: Dal Martedì alla Domenica dalle ore 10.00 alle ore 19.00; il Venerdì dalle ore 10.00 alle ore 22.00

Costo biglietto: 13,00€ Intero (Mostra con Appartamenti del Secondo Piano Nobile e Belvedere); 20,00€ Intero (Mostra con Appartamenti del Secondo Piano Nobile e Belvedere + Appartamenti Reali con mostra “La Bella Principessa” disponibile fino 30 Settembre)

L’evento, per chi è appassionato di moda non è completamente inedito, dato che ha avuto inizio l’anno scorso presso il MAXXI a Roma; oltre a proporre molti degli elementi già visti nell’anno trascorso, questa volta a Monza sarà possibile scoprire una sezione completamente nuova dedicata soprattutto ai tessuti e all’importanza di quest’ultimi nel mondo della moda.

Nella bellissima cornice della Villa Reale, sarà possibile scoprire alcuni dei più bei vestiti (e non solo) realizzati a partire dai tempi del dopoguerra fino al 1968, senza ovviamente dimenticare anche le collezioni private ed altri elementi pervenuti da ulteriori collezioni. Tra i nomi che compongono la collezione è bene citare più di qualcuno, come Renato Balestra, Fendi, Fernanda Gattinoni, Emilio Pucci, Valentino, Della Biagiotti e molti altri.

Oltre ai vestiti si potranno scoprire anche tantissimi accessori e cappelli che andavano pian piano evolvendosi secondo le mode del periodo, e anche qui troviamo nomi di tutto rispetto come Gucci, Ferragamo, Clemente Cartoni, Coppola e Toppo, Pino Grasso e Gallia e Peter.

La moda non è l’unica protagonista in questo mondo, e a rendere ancor più magica l’atmosfera di Villa Reale, ci saranno alcune opere che mostreranno come l’arte e la moda siano sempre state legate: tra i vari artisti ci saranno lavori di Fontana, Burri, Accardi, Scheggi, Campigli, Alviani e Capogrossi.

Fotografie d’epoca, abiti, accessori e molto altro aspettano tutti gli appassionati della storia dell’Alta Moda in un appuntamento imperdibile. Voi ci andrete? Fatecelo sapere qui sotto con un commento.

Mostra di alta moda dal 24 Settembre 2015 al 10 Gennaio 2016 a Monza
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San Rocco che intercede con la Vergine di Jacques-Louis David: analisi completa del quadro

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San Rocco che intercede con la Vergine di Jacques-Louis David: analisi completa del quadro
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Continuiamo con le nostre analisi della lunga serie di quadri realizzati dal pittore francese Jacques-Louis David. Con il passare delle settimane, stiamo scoprendo tantissime opere realizzate da questo grandioso pittore, e attraverso le nostre analisi, stiamo cercando di ricostruire le caratteristiche principali della sua pittura. All’interno di questo articolo, oggi andremo a scoprire “San Rocco che intercede con la Vergine”.

In questo articolo troverete tutto quello che riguarda questo quadro, tra cui descrizione dell’opera, analisi completa e qualora fossero presenti, informazioni aggiuntive che possano aiutare a comprendere meglio il quadro.

San Rocco che intercede con la Vergine Jacques-Louis David analisi

“San Rocco che intercede con la Vergine” Jacques-Louis David

Data di produzione: 1780

Dimensioni: 260 x 175 cm

Dove si trova: Musée des Beaux-Arts de Marseille, Marsiglia

Quest’opera è davvero molto curiosa. All’interno delle passate analisi abbiamo scoperto sia dei ritratti che delle pitture di storie mitologiche, ma questo è uno dei pochissimi casi all’interno dei quali il soggetto rappresentato è di tipo religioso.

L’opera è stata realizzata per la cappella del Lazzaretto a Marsiglia, e l’opera è stata commissionata appositamente per ricordare la devastante peste che colpì la stessa città nel 1720 e che, solo dopo un lungo e sofferente periodo, venne curata, riportando la città a riprendersi lentamente.

Quest’opera ci racconta più di quanto potessimo sperare sulla formazione artistica di Jacques-Louis David: possiamo notare un forte influsso dello stile tipicamente ricollegabile a Caravaggio nelle figure, ma anche ad un altro pittore molto interessante, ovvero Nicolas Poussin.

Essendo un fiero “esponente” del Neoclassicismo, David non poteva non richiamarsi a questi grandi maestri storici che hanno completamente rivoluzionato la storia dell’arte con il proprio stile pittorico, e allora decide di rendergli onore attraverso quest’opera.

Lo schema del quadro è molto interessante, dato che sembra quasi “in continua ascesa” fino a giungere alla figura della Vergine con il Bambino, la quale è circondata da un’alone di luce, mentre intorno imperversa un cielo completamente coperto dalle nubi. La Vergine sembra che stia parlando con il Bambino, il quale gli sta dicendo di aiutare l’uomo e la popolazione.

Al centro troviamo San Rocco, il quale, come suggerisce il titolo, sta intercedendo con la Vergine affinché quest’ultima possa aiutare la popolazione a sopravvivere a questa peste dilagante; attorno al Santo si trovano molte vittime di questa pestilenza, dove c’è chi è preso dal panico (come quello rappresentato immediatamente sotto i piedi della Vergine), e c’è chi invece ha perso completamente le speranze come il malato in primissimo piano (un comportamento già visto anche ne “La zattera della Medusa” di Géricault).

San Rocco che intercede con la Vergine di Jacques-Louis David: analisi completa del quadro
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Marte disarmato da Venere di Jacques-Louis David: analisi completa del quadro

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Marte disarmato da Venere di Jacques-Louis David: analisi completa del quadro
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Continuiamo il nostro viaggio tra le numerose opere di Jacques-Louis David, e dopo aver studiato a fondo una delle sue rare opere a tema cristiano, oggi torniamo invece a scoprire un’altra opera che si rifà al mondo della mitologia greca, intitolata “Marte disarmato da Venere”.

All’interno di questo articolo troverete tutte le informazioni relative a questo quadro: provvederemo a realizzare una breve analisi tematica e stilistica, e qualora ci fossero ulteriori informazioni in futuro, le aggiungeremo immediatamente a questo articolo.

Marte disarmato da Venere Jacques-Louis David analisi

“Marte disarmato da Venere” Jacques-Louis David

Data di produzione: 1824

Dimensioni: 308 x 265 cm

Dove si trova: Musées royaux des Beaux-Arts de Belgique, Brussels

David realizzò quest’opera mentre si trovava in Belgio per il suo esilio; questa è una delle sue ultime opere prima della sua morte che avverrà in un incidente nel 1825. Nonostante fosse in esilio, il pittore decise comunque di partecipare al Salon, un’importantissima esposizione d’arte che si ripeteva annualmente e vedeva esposti moltissimi quadri di altrettanti artisti che erano popolari o che erano sulla buona strada per diventare delle celebrità nel mondo artistico.

Se riguardiamo per un momento i dati tecnici riportati precedentemente, è possibile notare che le dimensioni della tela sono veramente mastodontiche: parliamo infatti di ben 3 metri di lunghezza per oltre due e mezzo di altezza. Adesso cerchiamo di analizzare per bene la scena che David ha scelto di rappresentare.

L’ambiente che circonda i protagonisti è un tempio tra le nuvole, dove al centro della composizione risalta il corpo nudo di Venere, la dea dell’amore con al seguito le sue “aiutanti”, ovvero le tre Grazie (che rivediamo anche all’interno della popolare “Primavera” di Botticelli) e anche Cupido, il quale è rappresentato nella parte bassa della scena e, silenziosamente, sta togliendo tutte le armi al dio della guerra, ovvero Marte, sulla destra.

Lo stesso dio della guerra sembra quasi essere ipnotizzato dalla bellezza e dai modi sensuali di Venere, e pare che non opponga resistenza al fatto che gli vengano portate via le armi mentre sono sdraiati su un triclinio ricoperto con due teli, uno color rosso e l’altro invece bianco.

Il forte chiaroscuro delle nuvole che circondano le scene è davvero sensazionale, realistico e ci mostra ancora una volta le grandi abilità pittoriche di David. È bene anche notare che tutti i modelli che hanno posato per la realizzazione di questo quadro lavoravano presso il Théâtre de la Monnaie.

Marte disarmato da Venere di Jacques-Louis David: analisi completa del quadro
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Belisario chiede l’elemosina di Jacques-Louis David: analisi completa del quadro

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Belisario chiede l’elemosina di Jacques-Louis David: analisi completa del quadro
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Continuiamo il nostro viaggio in compagnia di Jacques-Louis David e dei suoi bellissimi quadri, i quali durante queste ultime settimane ci hanno tenuto compagnia sul nostro blog ed hanno contribuito a farci conoscere meglio questo artista. Dopo aver analizzato un quadro con soggetto mitologico greco, adesso invece andremo a studiare un’altra opera intitolata “Belisario chiede l’elemosina”.

Il quadro è molto interessante e riguarda un generale esistito realmente, e all’interno di questo articolo andremo a scoprire tutto quello che riguarda tale lavoro, partendo dalla descrizione del quadro fino a giungere all’analisi stilistica.

Belisario chiede l'elemosina Jacques-Louis David analisi

“Belisario chiede l’elemosina” Jacques-Louis David

Data di produzione: 1781

Dimensioni: 288 x 312 cm

Dove si trova: Palais des Beaux-Arts, Lille

Abbiamo accennato precedentemente al generale soggetto del quadro, il cui nome è Belisario, il quale sconfisse i Vandali tra il 533 e l’anno successivo, guidando le truppe di Giustiniano I ed ottenne la gloria; dopo una serie di sfortunati eventi, però, l’imperatore accecò il generale e così quest’ultimo, debole e rimasto praticamente solo, si ritrovò a chiedere l’elemosina tra le strade.

I personaggi che David sceglie di introdurre all’interno del contesto sono molto interessanti: troviamo il vecchio Belisario che tra le braccia ha un bambino, poi troviamo una donna e alle spalle un soldato. Il tema che domina l’intera composizione è quello della povertà e della misericordia; simbolicamente il bambino, la donna e l’anziano “rappresentano la debolezza” e che necessitano di essere protetti.

Allo stesso modo, un altro gruppo simbolico è rappresentato dal bambino, da Belisario e dal soldato sullo sfondo, i quali tutti e tre indicano le altrettante età dell’uomo, che arrivati al culmine del loro vigore (rappresentato dal soldato) successivamente diventeranno deboli e anziani come Belisario. Da notare anche che lo stesso soldato è l’unico che riconosce il vecchio generale, e proprio per questo è stato rappresentato con tale espressione di stupore.

Molto interessante anche l’ambientazione in cui è settata l’intera scena: le tre colonne dietro Belisario sembrano suggerire una città greco/romana, ma allo stesso tempo, quel piccolo scorcio che si intravede alle spalle del soldato, sembra suggerire una città prossima alla rovina e circondata dalle nubi, e di conseguenza è un chiaro riferimento al periodo in cui viveva lo stesso Jacques-Louis David.

Belisario chiede l’elemosina di Jacques-Louis David: analisi completa del quadro
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Saffo e Faone di Jacques-Louis David: analisi completa del quadro

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Saffo e Faone di Jacques-Louis David: analisi completa del quadro
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Continuiamo il nostro viaggio in compagnia delle leggendarie opere di Jacques-Louis David, e dopo aver scoperto uno dei suoi quadri più famosi, oggi invece proseguiamo andando a parlare di un quadro molto interessante intitolato “Saffo e Faone”.

Quest’opera fa parte della serie delle opere di David che ritraggono varie coppie protagoniste della mitologia greco/romana, proprio come “Gli amori di Paride ed Elena” che abbiamo studiato approfonditamente qualche tempo addietro.

Saffo e Faone Jacques-Louis David analisi

“Saffo e Faone” Jacques-Louis David

Data di produzione: 1809

Dimensioni: 225 x 262 cm

Dove si trova: Hermitage Museum, San Pietroburgo

L’opera fu commissionata dal principe Nikolaj Yusupov per poi esporla all’interno del suo Palazzo Moika, ma successivamente è stata portata all’interno dell’Hermitage Museum, dove risiede tutt’ora. Adesso cerchiamo di analizzare per bene la composizione della scena.

Saffo viene mostrata mentre è seduta in primo piano, proprio accanto al letto, in una stanza che ricorda molto le atmosfere già viste all’interno del quadro “Belisario chiede l’elemosina”, con colonne ispirate al mondo greco, un pavimento in marmo e anche un piccolo scorcio naturale che si intravede dalla finestra.

Anche in questo quadro sono presenti alcuni dettagli da non trascurare: proprio sulla finestra è possibile notare che vi sono degli uccelli, o meglio delle colombe, le quali sono gli uccelli simbolo di Venere, la dea della bellezza e dell’amore, che fa da filo conduttore del tema rappresentato nel quadro.

Saffo viene rappresentata mentre distende le proprie braccia verso Cupido, il quale trattiene tra le mani una lira che sembra che stia suonando, e nel contempo la donna si lascia cadere dolcemente tra le braccia di Faone. Sulle ginocchia di Saffo poi vi è una pergamena su cui probabilmente stava scrivendo dei versi in onore di Faone.

Faone viene rappresentato con una tunica marrone e con le armi (un arco ed una lancia) che porta con se, mentre si trova alle spalle di Saffo e anche lui guarda lo spettatore.

Saffo e Faone di Jacques-Louis David: analisi completa del quadro
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Leonida alle Termopili di Jacques-Louis David: analisi completa del quadro

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Leonida alle Termopili di Jacques-Louis David: analisi completa del quadro
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Eccoci ancora una volta in compagnia di Jacques-Louis David, pittore francese vissuto nell’Ottocento e fautore del Neoclassicismo, come abbiamo avuto occasione di scoprire con le analisi dei suoi quadri più importanti. Oggi continuiamo questo filone andando ad analizzare una delle opere più famose in assoluto di questo pittore, ovvero “Leonida alle Termopili”.

Questo quadro fa parte della serie di quadri di pittura di storia, ricalcando un importante evento della guerra greco-persiana. All’interno di questo articolo scopriremo tutto quello che c’è da sapere riguardo questo lavoro di Jacques-Louis David, partendo dalle informazioni basilari fino a giungere ad un’analisi più dettagliata.

Leonida alle Termopili Jacques-Louis David analisi

“Leonida alle Termopili” Jacques-Louis David

Data di produzione: 1814

Dimensioni: 395 x 531 cm

Dove si trova. Musée du Louvre, Parigi

Questo lavoro è stato frutto di un’idea del pittore che ebbe tra il 1799 e l’anno successivo, ma solo diversi anni dopo, precisamente nel 1812, David decise di lavorarci per bene, portando a termine definitivamente la tela nel 1814.

L’opera fa riferimento all’eroico tentativo da parte degli Spartani guidati da Leonida di fermare le truppe dei Persiani nel 480 a.C. alle Termopili; nonostante gli Spartani fossero solo 300 riuscirono a tenere testa per il tempo necessario affinché gli alleati potessero cominciare ad organizzare una resistenza contro i Persiani, ma poi vennero uccisi dalle truppe di Serse. Questa stoica resistenza è passata alla storia, e David ha scelto di rappresentare questo importante momento su tela.

Al centro di tutta la composizione c’è il re degli Spartani, ovvero Leonida, rappresentato nudo e armato solo con uno scudo, spada ed un elmo, ed è circondato dal suo popolo pronto a combattere. Nella parte alta della scena (sulla destra) troviamo degli Spartani che suonano le trombe, dando il segnale ai soldati di prepararsi per combattere. Simmetricamente a questi, sulla sinistra invece troviamo un altro soldato che si sta arrampicando su una scogliera per scrivere la frase “Passsant qui va à Sparte, va dire que nous sommes morts pour obéir à ses lois”.

I tre soldati con le corone di alloro che si trovano immediatamente dietro a Leonida sono un riferimento al “Giuramento degli Orazi”, altro capolavoro di Jacques-Louis David.

I personaggi nella scena sono molto numerosi, ma anche l’ambiente ha la sua importanza: possiamo vedere che vengono mescolati elementi appartenenti al mondo vegetale come le rocce ed alberi a quelli del mondo civile, come si può notare proprio accanto ai tre uomini con le corone di alloro, dove si trova un altare con su inciso “HERAKLEOS” ovvero Ercole, l’eroe guerriero per eccellenza; sul fondo si nota anche un tempio e una carovana con un mulo che sta andando per una salita ripida.

David, differentemente da tanti altri pittori, non decide di rappresentare la sanguinosa battaglia, ma piuttosto preferisce riportare su tela la lunga preparazione a questo conflitto che sarebbe passato alla storia.

Leonida alle Termopili di Jacques-Louis David: analisi completa del quadro
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Quando e come entrare nei Musei Vaticani gratis

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Quando e come entrare nei Musei Vaticani gratis
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I Musei Vaticani rappresentano una delle istituzioni museali più importanti di sempre. Collocati all’interno della Città del Vaticano, a sua volta all’interno della città di Roma, contengono una vastissima collezione di opere d’arte che hanno scritto la storia dell’arte.

All’interno di questo articolo, vi spiegheremo come e quando è possibile entrare all’interno dei Musei Vaticani gratis. Nell’arco dell’anno, infatti, in alcuni giorni è possibile entrare in questo museo in modo completamente gratuito.

Musei Vaticani gratis

Quando entrare nei Musei Vaticani gratis (ARTEWORLD FLYER)

Per chi non ne fosse a conoscenza, questo museo è stato fondato da Papa Giulio II nel lontano sedicesimo secolo, e al loro interno contengono tantissime opere d’arte che vanno dal mondo antico fino a quello più moderno, regalando allo spettatore una panoramica unica e che pochi altri musei al mondo possono offrire.

Il motivo per cui vengono chiamati “Musei Vaticani” al plurale è un dato molto importante, poiché in realtà si tratta di un complesso di musei e collezioni, le quali, nel loro insieme danno vita a questo imponente archivio di opere d’arte; ecco quali sono le sezioni che compongono l’intero museo:

  • Pinacoteca Vaticana, al cui interno sono conservate diverse opere di celebri pittori come Giotto, Caravaggio, Raffaello e Leonardo da Vinci.
  • La collezione d’arte religiosa moderna, che invece ospitano opere di Vincent Van Gogh, Francis Bacon, Marc Chagall, Giorgio de Chirico, Paul Gauguin, Wassily Kandinsky, Henri Matisse, Dalì e molti altri.
  • Museo Pio-Clementino, dove si trovano sia opere antiche che rinascimentali, come statue appartenenti al popolo greco e quello romano.
  • Museo missionario-etnologico, dove si trovano opere provenienti da tutto il mondo legate al mondo religioso e che sono state donate al Papa.
  • Museo gregoriano egizio, che come suggerisce il nome contiene opere legate al mondo egiziano.
  • Museo gregoriano etrusco, allo stesso modo del precedente contiene opere dell’antico popolo etrusco.
  • Museo Pio Cristiano, con opere appartenenti al mondo cristiano dell’antichità.
  • Museo Gregoriano Profano, con opere precedentemente appartenenti al Museo Lateranense.
  • Il Padiglione delle Carrozze, che vanta la collezione dei mezzi con cui i papi si spostavano in passato.
  • Museo Filatelico e Numismatico, con francobolli e monete.
  • Musei della biblioteca Apostolica Vaticana, con una vastissima e importante collezione.
  • Museo Chiaramonti, con iscrizioni, tavolette di pietra, manufatti, sarcofagi e fregi.

I Musei Vaticani quindi offrono un vistoso ventaglio di elementi pronti per essere visionati e studiati dal pubblico, e ovviamente per poter accedere a tale struttura è necessario pagare un biglietto, il cui costo di solito si aggira attorno ai 16,00€ (Intero).

Ecco i giorni in cui è possibile entrare nei Musei Vaticani senza dover pagare, e di conseguenza gratuitamente:

ANNO 2015

  • Domenica 25 Gennaio 2015
  • Domenica 22 Febbraio 2015
  • Domenica 29 Marzo 2015
  • Domenica 26 Aprile 2015
  • Domenica 31 Maggio 2015
  • Domenica 28 Giugno 2015
  • Domenica 26 Luglio 2015
  • Domenica 30 Agosto 2015
  • Domenica 27 Settembre 2015
  • Domenica 25 Ottobre 2015
  • Domenica 29 Novembre 2015
  • Domenica 27 Dicembre 2015

Anche per l’anno 2016 sarà possibile approfittare della medesima offerta e qui sotto trovate tutti i dettagli per le date in cui si potrà entrare gratuitamente.

ANNO 2016

  • Domenica 31 Gennaio 2016
  • Domenica 28 Febbraio 2016
  • Domenica 24 Aprile 2016
  • Domenica 29 Maggio 2016
  • Domenica 26 Giugno 2016
  • Domenica 31 Luglio 2016
  • Domenica 28 Agosto 2016
  • Domenica 25 Settembre 2016
  • Domenica 30 Ottobre 2016
  • Domenica 27 Novembre 2016

Per qualsiasi informazione noi di Arteworld rimaniamo a disposizione. Approfitterete di questa offerta ed andrete a visitare questi splendidi musei? Fateci sapere cosa ne pensate qui sotto con un commento.

Quando e come entrare nei Musei Vaticani gratis
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Da Raffaello a Schiele in mostra a Milano dal 17 Settembre 2015 al 7 Febbraio 2016

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Da Raffaello a Schiele in mostra a Milano dal 17 Settembre 2015 al 7 Febbraio 2016
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Torniamo a parlare ancora una volta di mostre che nel mese di Settembre sono davvero molte. Oltre a ricordarvi l’importante appuntamento con i pittori Impressionisti presso il Complesso del Vittoriano, oggi vi mostreremo tutti i dettagli relativi ad un evento a Milano che avrà come protagonisti due importanti pittori, ovvero Raffaello Sanzio e Schiele.

Nel dettaglio, il nome della mostra è “Da Raffaello a Schiele” e di conseguenza ci saranno tantissime opere relative a questi due artisti, ma anche lavori di molti altri importanti nomi che hanno lasciato il segno nel percorso evolutivo che collega questi due grandi nomi della storia dell’arte. All’interno di questo articolo troverete tutti i dettagli inerenti a questo evento.

Mostra Raffaello Egon Schiele Milano 2015 Settembre costo dettagli

Mostra Raffaello Egon Schiele Milano 2015 Settembre (ARTEWORLD FLYER)

Luogo della mostra: Palazzo Reale, Milano

Data apertura mostra: 17 Settembre 2015

Data chiusura mostra: 7 Febbraio 2016

Orari di apertura al pubblico: Lunedì dalle 14.30 alle 19.30; Martedì, Mercoledì, Venerdì e Domenica dalle 9.30 alle 19.30; Giovedì e Sabato dalle 9.30 alle 22.30

Costo biglietto: 12,00€ Intero (COMPRA QUI I BIGLIETTI)

Questo importante evento mostrerà un lungo periodo di evoluzione e quali sono gli elementi che hanno reso celebri questi due capisaldi della storia dell’arte. Gran parte delle opere che compongono il percorso (per essere precisi si tratta di ben settanta opere), provengono direttamente dal Museo di Belle Arti di Budapest, compresi importantissimi capolavori che sarà possibile visionare solo in questa occasione.

A rendere ancor più interessante questo appuntamento è la presenza di opere di altrettanti importanti artisti come ad esempio Tintoretto, Cranach, Velasquez, Goya, Cézanne e molti altri nomi celebri.

I temi che compongono il percorso artistico sono molti, partendo dalla tradizionale natura morta come è stata concepita e realizzata dai due artisti, per poi passare ad immortali ritratti e ancora altre rappresentazioni di paesaggi. Tra le opere dell’immortale Raffaello che sarà possibile visionare in questo evento è “Madonna e il Bambino”, opera di singolare ed irripetibile bellezza.

Voi ci andrete a questo evento? Dite la vostra lasciando un commento qui sotto. Per qualsiasi informazione aggiuntiva potete sempre lasciare un commento sotto questo articolo e noi cercheremo di rispondervi nel minor tempo possibile.

Da Raffaello a Schiele in mostra a Milano dal 17 Settembre 2015 al 7 Febbraio 2016
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Raffaello in mostra a Torino dal 29 Settembre 2015 al 24 Gennaio 2016

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Raffaello in mostra a Torino dal 29 Settembre 2015 al 24 Gennaio 2016
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Continuiamo a scoprire ulteriori dettagli sul mondo delle mostre in Italia. Dopo aver visto un interessantissimo evento che coinvolge due capisaldi dell’arte come Raffaello ed Egon Schiele, oggi rimaniamo ancora in compagnia di Raffaello Sanzio per scoprire un altro evento artistico che lo vede protagonista. L’evento è chiamato “Raffaello. Il Sole delle Arti”.

All’interno di questo articolo troverete tutti i dettagli inerenti al suddetto evento artistico, come prezzo dei biglietti, orari di apertura e molto altro. Per qualsiasi informazione aggiuntiva, potete contattarci qui sotto tramite un commento e noi cercheremo di rispondervi il prima possibile.

Mostra Raffaello Sanzio Torino Settembre 2015 costo dettagli

Mostra Raffaello Sanzio Torino Settembre 2015 (ARTEWORLD FLYER)

Luogo dell’esposizione: Reggia di Venaria, Sala delle Arti, Torino

Data apertura mostra: 26 Settembre 2015

Data chiusura mostra: 24 Gennaio 2016

Orari di apertura al pubblico: Da Martedì a Venerdì dalle ore 10.00 alle 18.00; Sabato, Domenica e festivi dalle ore 10.00 alle 20.00 (IN AGGIORNAMENTO)

Costo biglietto: 14,00€ Intero (ACQUISTA QUI I BIGLIETTI)

La mostra, come si può evincere dal titolo, darà grandissima importanza alla figura di Raffaello Sanzio, protagonista indiscusso di questo evento. Tutta la mostra e il relativo percorso è costruito in modo tale da dare un’immagine complessiva della carriera artistica di questo artista, il quale ha rivoluzionato completamente il mondo dell’arte.

Grande interesse avranno anche le figure a cui si è ispirato, come ad esempio lo stesso padre Giovanni Santi, o anche il Perugino, Pinturicchio e Luca Signorelli. Partendo dalle origini fino ai suoi lavori più importanti, la mostra si prefigge anche l’obbiettivo di far conoscere Raffaello da un punto di vista abbastanza particolare, mostrando i lavori di questo artista nel campo delle “Arti applicate”, i cui prodotti molto spesso vengono messi in secondo piano rispetto alle storiche tele che ha realizzato in tutta la sua carriera.

La mostra è stata realizzata anche grazie ad innumerevoli Musei che hanno dato il proprio supporto e lo hanno dimostrato attraverso dei prestiti di opere di grande prestigio; tra i nomi delle altre strutture che hanno contribuito a rendere questa mostra una realtà e non solo un concetto è doveroso ricordare: I Musei Vaticani, il Victoria and Albert Museum, gli Uffizi, il Museo di Capodimonte, Galleria Palatina di Palazzo Pitti, la Galleria Nazionale delle Marche, il Kunsthistorisches Museum di Vienna e molti altri.

Andrete a questa mostra? Diteci cosa ne pensate qui sotto con un commento e se volete raccontarci la vostra esperienza, noi siamo pronti ad ascoltare e discutere.

Raffaello in mostra a Torino dal 29 Settembre 2015 al 24 Gennaio 2016
ArteWorld.

Steve McCurry in mostra a Forlì dal 26 Settembre 2015 al 10 Gennaio 2016

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Steve McCurry in mostra a Forlì dal 26 Settembre 2015 al 10 Gennaio 2016
ArteWorld.

Continuiamo ad esplorare il mondo delle mostre in Italia, che a quanto pare nel mese di Settembre si propone davvero molto interessante, grazie soprattutto a diversi appuntamenti di grande interesse, come ad esempio la mostra su Raffaello o ancora la mostra sugli Impressionisti a Roma, che senza dubbio attrarranno un gran numero di appassionati da tutta Italia. In questo articolo, invece, scopriremo tutti i dettagli sulla mostra avente per protagonista Steve McCurry, in un evento chiamato “Icons and Women“.

All’interno di questo articolo scoprirete tutto quello che c’è da sapere su tale evento, il cui protagonista è stato già il punto fondamentale anche in un’altra mostra a Roma ed un’altra a Milano.

Mostra Steve McCurry Forlì 2015

“Icons and Women” Steve McCurry Forlì 2015 (ARTEWORLD FLYER)

Luogo dell’esposizione: Musei San Domenico, Forlì

Data apertura mostra: 26 Settembre 2015

Data chiusura mostra: 10 Gennaio 2016

Orari di apertura al pubblico: Da Martedì a Venerdì dalle 9.30 alle 18.00; Sabato, Domenica e festivi dalle ore 10.00 alle ore 18.30

Costo biglietto: 12,00€ (PREMI QUI PER ACQUISTARE I BIGLIETTI)

Il celebre fotografo americano è ancora protagonista di un evento qui in Italia, ed in effetti a Forlì, come già anticipato, è il terzo appuntamento in questo 2015. Il percorso può essere riassunto con un punto di inizio ed uno di arrivo molto semplicemente: si parte con una galleria di bellissimi ritratti, dove l’uomo è sempre il componente fondamentale e soprattutto in questa mostra, è legata al mondo femminile, caratterizzato da sguardi, età, culture ed etnie che il fotografo ha avuto tempo di conoscere e studiare nei suoi viaggi.

Dopo un lungo percorso, il punto di arrivo è il popolare ritratto della ragazza afgana nel capo profughi di Peshawar, la cui foto è diventata un faro di speranza in mezzo ai conflitti dove la protagonista della foto aveva vissuto fino a quel momento.

La guerra è un altro tema fondamentale della mostra, e viene sviluppato parallelamente a quello che abbiamo descritto poc’anzi, ma si ricollega sempre al mondo femminile grazie alla loro costante presenza nelle foto.

Se non avete potuto ammirare i bellissimi lavori di Steve McCurry a Roma o a Milano, questa è l’occasione ideale per poter scoprire queste bellissime foto. Ci andrete? Dite la vostra qui sotto con un commento.

Steve McCurry in mostra a Forlì dal 26 Settembre 2015 al 10 Gennaio 2016
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Le mostre più importanti di Settembre 2015: tutti i dettagli

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Le mostre più importanti di Settembre 2015: tutti i dettagli
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Continuiamo il nostro viaggio tra le innumerevoli mostre che in questo mese di Settembre sono davvero innumerevoli. All’interno di questo articolo troverete l’elenco completo degli eventi più importanti che si tengono in Italia di cui abbiamo parlato ampiamente sul nostro blog.

Qui sotto troverete un elenco completo di tutti gli eventi artistici a cui abbiamo dedicato la nostra completa attenzione, e semplicemente premendoci sopra è possibile essere indirizzati all’articolo di maggior interesse, così da poter ottenere tutte le informazioni necessarie in poco tempo.

Mostre Settembre 2015

Calendario mostre Settembre 2015

Come abbiamo già anticipato precedentemente, il numero di mostre iniziate in questo mese sono davvero molte e quindi la scelta per gli appassionati d’arte sarà davvero molto difficile. Ecco l’elenco completo degli eventi che si tengono in questo Settembre 2015:

Questo è l’elenco completo degli eventi che si tengono in questo Settembre 2015. Per qualsiasi informazione, come già accennato, basta solo premere sul link interessato e si avranno tutti i dettagli quali costo del biglietto, opere esposte e tanto altro.

Noi di Arteworld, come al solito, siamo a vostra disposizione per qualsiasi delucidazione e approfondimento potete contattarci qui sotto (o se preferite anche sotto all’articolo specifico della mostra che vi interessa) e noi cercheremo di rispondervi nel minor tempo possibile e nel modo più esaustivo.

 

Le mostre più importanti di Settembre 2015: tutti i dettagli
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I littori riportano a Bruto il corpo dei suoi figli di Jacques-Louis David: analisi completa del quadro

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I littori riportano a Bruto il corpo dei suoi figli di Jacques-Louis David: analisi completa del quadro
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Continuiamo il nostro viaggio tra le innumerevoli opere di Jacques-Louis David, pittore vicino alla corrente artistica del Neoclassicismo. Nel nostro viaggio abbiamo scoperto alcune delle sue opere meno conosciute fino a giungere a quelle più popolari, come quella che stiamo per analizzare oggi. Protagonista di oggi è la tela intitolata “I littori riportano a Bruto il corpo dei suoi figli”.

All’interno di questo articolo troverete tutte le informazioni relative a questo importante lavoro di Jacques-Louis David, come la descrizione della stessa tela, il contesto in cui è stata realizzata tale opera e tanti altri dettagli.

i littori riportano a bruto i corpi dei suoi figli Jacques-Louis David analisi

“I littori riportano a bruto i corpi dei suoi figli” Jacques-Louis David

Data di produzione: 1789

Dimensioni: 323 x 422 cm

Dove si trova: Musée du Louvre, Parigi

Il contesto in cui nasce quest’opera è davvero molto travagliato. L’anno è il 1789, e la Rivoluzione Francese era già cominciata; la presa della Bastiglia era già avvenuta e la corte reale, in una situazione così delicata, non voleva che il popolo insorgesse nuovamente chiedendo anche la loro eliminazione.

A tal proposito, questo quadro di David, ma anche quello che ritraeva Lavoisier, il famoso chimico, il quale era affiliato ai giacobini, vennero “censurati” e non mostrati al pubblico. La notizia ci mese relativamente poco a diffondersi e subito il popolo insorse nuovamente, e in pochissimo tempo l’opera di David venne esposta e addirittura venne protetta da studenti di arte.

Dopo aver studiato il contesto in cui è nato questo importante lavoro, adesso passiamo all’analisi stilistica: il protagonista della tela è Lucio Giunio Bruto, che si trova in primo piano all’ombra sulla sinistra della tela. Egli era il leader della Repubblica romana, e avrebbe fatto di tutto per difenderla. Poco più dietro di lui, dei servi stanno trasportando il cadavere dei suoi due figli, i quali stavano ordendo una cospirazione contro lo stesso padre per restaurare la monarchia e cambiare radicalmente il mondo romano.

Bruto non avrebbe potuto permettere una cosa del genere, e per difendere l’amata Repubblica, scelse di far uccidere i suoi stessi figli. Il momento che viene rappresentato è proprio quello in cui il piano di Bruto ha avuto successo, ma non riesce nemmeno a guardare il cadavere dei suoi figli, poiché conscio di quello che è successo. Sulla destra della tela si trova la moglie con le sue figlie, la quale è rappresentata disperata e sconvolta.

Molto interessante l’utilizzo del chiaroscuro che David propone in questo quadro: la moglie, innocente e sinceramente addolorata per la morte dei figli è investita dalla luce che proviene sia dalla porta che dall’alto, mentre Bruto, essendo colui che ha ordinato l’omicidio viene rappresentato all’ombra, nascosto, crucciato e con i piedi incrociati, mentre in mano trattiene ancora il foglio con l’ordine che aveva dato ai suoi sicari.

I littori riportano a Bruto il corpo dei suoi figli di Jacques-Louis David: analisi completa del quadro
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L’Imperatore Napoleone nel suo studio alle Tuileries di Jacques-Louis David: analisi completa del quadro

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L’Imperatore Napoleone nel suo studio alle Tuileries di Jacques-Louis David: analisi completa del quadro
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Eccoci nuovamente insieme ad un altro quadro di Jacques-Louis David, leggendario pittore vissuto tra il ‘700 e l’800, il quale ha realizzato un gran numero di tele interessanti che abbiamo cercato di analizzare e studiare all’interno del nostro piccolo itinerario che abbiamo percorso nelle ultime settimane su questo blog. Oggi andremo a scoprire un altro quadro molto interessante, intitolato “L’imperatore Napoleone nel suo studio alle Tuileries”.

Prima di tutto tracceremo una breve storia relativa alla trasmissione dell’opera, partendo dal primo luogo dove è stata conservata fino a giungere alla sua ultima destinazione, e successivamente realizzeremo una breve ma interessante analisi stilistica della composizione.

L'Imperatore Napoleone nel suo studio alle Tuileries Jacques-Louis David analisi

“L’Imperatore Napoleone nel suo studio alle Tuileries” Jacques-Louis David

Data di produzione: 1812

Dimensioni: 203,9 x 125,1 cm

Dove si trova: National Gallery of Art, Washington, DC

L’opera è stata commissionata da un vicino ammiratore dello stesso Napoleone chiamato Alexander Hamilton. L’opera, appena terminata fu esposta all’interno dello stesso palazzo del committente, ama poi venne venduto al conte Archibald Primrose, fino a che, nel 1954, la Kress Foundation Samuel H. acquistò definitivamente la tela e la trasportò a Washington, dove si trova tutt’ora.

Prima di procedere oltre, bisogna tenere conto che è assai improbabile che Napoleone abbia posato per il ritratto, nonostante tutta la composizione e i dettagli rendano il quadro estremamente realistico.

Il soggetto viene ritratto in piedi, girato di tre quarti, mentre indossa l’importante uniforme color blu e rosso tipica dei Granadieri appiedati della Guardia Imperiale, e tra l’altro indossa anche le decorazioni della Legion d’Onore e dell’Ordine della Corona di ferro.

L’ambiente in cui viene ritratto il soggetto è reale, e si trova alle Tuileries: qui possiamo notare una sedia di legno finemente decorata a lato di Napoleone con dei ricami in velluto rosso e dorati. Dietro di lui si nota una scrivania la cui gamba è a forma di leone. Sulla stessa scrivania sono presenti un gran numero di documenti arrotolati, ma facendo attenzione, è possibile notare che sul foglio arrotolato proprio accanto alla gamba a forma di leone, è presente la firma del pittore (LVD ci DAVID OPVS 1812).

Il gran numero di documenti, l’aspetto stanco, le candele e la tarda ora riportata nell’orologio accanto alla testa del soggetto, sono degli importanti dettagli che stanno ad indicare il costante impegno da parte di Napoleone nello scrivere leggi per regolare la società senza preoccuparsi per il suo riposo. Con la messa in primo piano di tanti elementi “umani” e di stanchezza, sembra quasi che tale ritratto voglia privare della regalità il soggetto; in realtà non è così, dato che la presenza della spada sul bracciolo sta ad indicare il gran numero di successi militari che gli hanno fatto fare carriera.

Grazie agli strumenti di ultima generazione, sono stati effettuati degli studi approfonditi sulla tela, i quali hanno rivelato che ci sono state diverse rielaborazioni della composizione prima di giungere a quella definitiva.

L'Imperatore Napoleone nel suo studio alle Tuileries seconda versione Jacques-Louis David analisi

“L’Imperatore Napoleone nel suo studio alle Tuileries” (seconda versione) Jacques-Louis David analisi

Infine, David realizzò una seconda versione dell’opera, dove l’ambientazione non cambia, ma Napoleone indossa un’uniforme quotidiana.

L’Imperatore Napoleone nel suo studio alle Tuileries di Jacques-Louis David: analisi completa del quadro
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Ritratto di madame Récamier di Jacques-Louis David: analisi completa del quadro

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Ritratto di madame Récamier di Jacques-Louis David: analisi completa del quadro
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Continuiamo il nostro viaggio in compagnia di Jacques-Louis David e dei suoi quadri più famosi. Siamo ormai quasi giunti al completamento delle analisi dei suoi quadri più importanti, e oggi, a tal proposito, andremo a studiare tutti i dettagli riguardo il quadro intitolato “Ritratto di madame Récamier”.

All’interno di questo articolo troverete tutto quello che c’è da sapere riguardo quest’opera, tra cui la descrizione del quadro e la tecnica utilizzata dall’artista.

Ritratto di madame Récamier Jacques-Louis David analisi

“Ritratto di madame Récamier” Jacques-Louis David

Data di produzione: 1800

Dimensioni: 174 x 224 cm

Dove si trova: Musée du Louvre, Parigi

Il quadro rappresenta madame Récamier, o meglio Juliette Récamier, la quale viene dipinta mentre è sdraiata su un divano che ricorda molto un triclinio presente all’interno degli antichi simposi greci. Anche se non sembra, David non ha portato a termine il lavoro, e ciò si evince soprattutto dalla mancanza della firma all’interno della composizione (elemento che invece troviamo ripetutamente in molti dei suoi lavori) e da altri piccoli dettagli non rifiniti.

La scelta dell’artista di non voler completare l’opera è stata volontaria, poiché aveva saputo che un altro artista, François Gérard, era stato incaricato di dover realizzare la stessa opera. Adesso analizziamo per bene questa importante tela di David.

La donna viene rappresentata sdraiata sul divanetto, mentre guarda lo spettatore; la parte superiore del suo corpo è girata verso lo spettatore, dando la sensazione di essere ritratta mentre si stava muovendo e non in una posizione statica. Il suo abito è candido e risalta rispetto ai colori scuri che dominano l’intera scena, e proprio lo stesso vestito viene rappresentato su tela, in modo drappeggiato e che cade sul pavimento.

I capelli ricci trattenuti da un nastro sembrano ricordare una delle donne tratte dalla mitologia greca protagoniste di altre tele di David. La donna viene rappresentata scalza, ed ha un braccio appoggiato sul suo fianco, mentre l’altro invece si trova su due cuscini che sorreggono la sua schiena.

Anche la scena merita il nostro interesse, poiché sono presenti uno sgabello proprio accanto al vestito che tocca il pavimento ed anche un lampadario che richiama uno stile antico, proprio come tutti gli elementi presenti all’interno della composizione. Detto questo, il resto dell’ambientazione è povero e non si sa se sia dovuto all’improvviso arresto da parte del pittore nella realizzazione della tela oppure se effettivamente l’ambiente in cui era settata la scena fosse proprio così spoglio.

Per qualsiasi ulteriore spiegazione o approfondimento su tale opera, potete segnalarcelo attraverso un commento qui sotto all’articolo.

Ritratto di madame Récamier di Jacques-Louis David: analisi completa del quadro
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Henry Moore in mostra a Roma dal 24 Settembre 2015 al 10 Gennaio 2016

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Henry Moore in mostra a Roma dal 24 Settembre 2015 al 10 Gennaio 2016
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Continuiamo a parlare ancora di mostre in Italia che iniziano nel mese di Settembre 2015. Durante questo mese, come abbiamo potuto vedere, ci sono tanti appuntamenti a cui è impossibile rinunciare per un vero appassionato d’arte. Per rendere ancor più interessante questo mese, oggi andremo a parlare di un’altra mostra molto interessante che ha per protagonista Henry Moore.

All’interno di questo articolo troverete tutti i dettagli inerenti a questo interessantissimo evento a cui tutti gli appassionati di scultura non potranno rinunciare. Prima di tutto, subito qui sotto potrete trovare una breve scheda riassuntiva dell’evento, e successivamente passeremo ad una rapida rassegna dell’evento, tracciando i fatti principali legati allo stesso artista e alla composizione del percorso della mostra.

Mostra Henry Moore Roma Settembre 2015 costo dettagli

Mostra Henry Moore Roma Settembre 2015

Luogo dell’esposizione: Museo Nazionale Romano alle Terme di Diocleziano, Roma

Data apertura mostra: 24 Settembre 2015

Data chiusura mostra: 10 Gennaio 2016

Orari di apertura al pubblico: Da Martedì alla Domenica dalle ore 9.00 alle ore 19.30

Costo biglietto: 7,00€ Intero

La mostra è completamente monografica, e ciò vuol dire che il protagonista assoluto dell’evento sarà solo Henry Moore. Chi la visiterà, potrà trovare ed ammirare da vicino ben 75 opere legate all’artista, passando dalle vere e proprie sculture, fino a giungere ad acquerelli e stampe, in modo tale da poter studiare sotto ogni lato il carattere di tale artista.

Henry Moore è stato un grande scultore del ‘900, il quale attraverso il proprio lavoro ha continuato a studiare il rapporto tra la figura umana e l’astrattismo, che si sono sviluppate di pari passo fino a realizzare delle fusioni perfette all’interno dei suoi lavori.

Al link sottostante trovate una vasta selezione di libri dedicati ad Henry Moore nel caso foste interessati a voler scoprire meglio tale figura.

Le statue di questo artista, come abbiamo già detto, sono eccezionalmente legate al corpo umano, ma molto spesso, essendo un fautore dell’astrattismo, tali lavori rappresentano dei corpi primitivi e deformati, con braccia e gambe più lunghi del normale, o talvolta quasi con delle sagome impossibili da riconoscere. Un punto fondamentale nello stile di Henry Moore (e che sarà possibile visionare all’interno di questa mostra) è il suo interesse scultoreo per la donna, sempre considerato simbolo di fertilità e di legame con la natura; il simbolo della donna, attraverso i suoi lavori è stato rielaborato anche come elemento di speranza nel mondo della Seconda Guerra Mondiale, sconvolto dai costanti conflitti.

Voi ci andrete a questa mostra? Fateci sapere cosa ne pensate qui sotto con un commento.

Henry Moore in mostra a Roma dal 24 Settembre 2015 al 10 Gennaio 2016
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L’incoronazione di Napoleone di Jacques-Louis David: analisi completa del quadro

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L’incoronazione di Napoleone di Jacques-Louis David: analisi completa del quadro
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Proseguiamo ancora una volta nel nostro viaggio in compagnia del pittore Jacques-Louis David e dei suoi bellissimi quadri, che nelle ultime settimane ci hanno tenuto compagnia e ci hanno permesso di scoprire, quadro dopo quadro, le caratteristiche principali dello stile del pittore francese e quali erano i suoi soggetti prediletti. Nell’articolo odierno, andremo a parlare della popolare tela intitolata “L’incoronazione di Napoleone”.

All’interno di questo articolo andremo a studiare dettagliatamente la composizione, lo stile utilizzato da David e anche il significato complessivo dell’opera. Per qualsiasi evenienza, potete anche consultare la vasta scelta di libri e poster inerenti al celebre pittore qui sotto.

Incoronazione di Napoleone Jacques-Louis David analisi

“L’incoronazione di Napoleone” Jacques-Louis David

Data di produzione: 1805-1807

Dimensioni: 6,21 m x 9,79 m

Dove si trova: Musée du Louvre, Parigi

Questo è in assoluto uno dei lavori più grandi (in termini di dimensioni) mai realizzato e rappresenta un importantissimo momento per la vita di Napoleone Bonaparte, il quale non è nuovo come soggetto del pittore Jacques-Louis David. Il momento che viene rappresentato è topico per la scalata al potere di Napoleone, ovvero quando è stato incoronato presso Notre-Dame de Paris.

Cerchiamo di capire la sinossi legata alla commissione del lavoro: il mittente della tela è stato proprio Napoleone, il quale avrebbe commissionato il quadro a David nel 1804, e quest’ultimo cominciò a lavorare aiutato anche dal suo allievo Georges Rouget, il quale ha avuto un ruolo fondamentale nel completamento del capolavoro.

Terminato il lavoro, nel 1810 questo è stato esposto alla mostra che si teneva ogni anno intitolata “Salon”, ottenendo delle buone critiche. L’opera per ben nove anni rimase proprietà di David fino al 1819, ma successivamente venne trasportato all’interno dei Musei Reali, dove rimase fino a 1837, per poi essere trasportato presso il Palazzo di Versailles ed infine, nel 1889 arrivò al Musée du Louvre, dove si trova tutt’ora.

La composizione è maestosa e sono presenti tantissime persone a questo evento e a quanto pare non si tratta di una scena inventata, ma parrebbe che parteciparono effettivamente tantissime persone di alto rango a questo leggendario evento.

Molto interessante il fatto che sia proprio Napoleone il centro della composizione, e lo si nota dal fatto che tutti gli occhi siano rivolti a lui, proprio come se fosse un princeps romano, il quale nell’antichità, all’interno delle varie rappresentazioni scultoree e di altro genere, venia immortalato con questa stessa caratteristica, segnalando che era lui la figura di massima importanza.

Nella scena si nota il palese influsso della pittura neoclassicista, sia nella composizione che nello stile di tutto il quadro. Secondo la tradizione doveva essere lo stesso Papa (tra l’altro presente alla cerimonia) ad incoronare il nuovo Imperatore, ma Napoleone, volendo ribaltare completamente la tradizione ed eliminare tutto ciò che c’era stato prima della Rivoluzione Francese, decide di autoincoronarsi, proprio come si può notare al centro della scena.

I personaggi presenti sono moltissimi, e tra quelli riconoscibili è giusto ricordare che vi era Luigi Bonaparte, Giuseppe Bonaparte, le sorelle di Napoleone, Papa Pio VII (il quale nell’intera cerimonia benedice semplicemente l’incoronazione senza fare altro), e lo stesso pittore, ritratto proprio nel balconcino in ombra in mezzo alla folla nella parte alta della scena.

L’incoronazione di Napoleone di Jacques-Louis David: analisi completa del quadro
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Francesco Hayez in mostra a Milano dal 6 Novembre 2015 al 21 Febbraio 2016

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Francesco Hayez in mostra a Milano dal 6 Novembre 2015 al 21 Febbraio 2016
ArteWorld.

Abbandoniamo temporaneamente il nostro viaggio in compagnia delle opere di Jacques-Louis David per scoprire ancora una volta tutti i dettagli inerenti ad un interessantissimo evento artistico che ha per protagonista il celeberrimo pittore Francesco Hayez.

All’interno di questo articolo potrete trovare tutte le informazioni relative a questo evento completamente dedicato a questo pittore che si terrà a Milano a partire da Novembre. Qui sotto troverete una piccola scheda riassuntiva che vi permetterà di sapere gli orari di apertura e il costo del biglietto, e qualora foste interessati, sarà possibile acquistare direttamente il biglietto cliccando sul link accanto alla cifra del costo dello stesso.

Mostra Francesco Hayez Milano Novembre 2015 costo dettagli

Mostra Francesco Hayez Milano Novembre 2015 (IMMAGINE DI ARTEWORLD)

Luogo dell’esposizione: Gallerie d’Italia – Piazza Scala, Milano

Data apertura mostra: 6 Novembre 2015

Data chiusura mostra: 21 Febbraio 2016

Orari di apertura al pubblico: Dal Martedì alla Domenica dalle 9.30 alle 19.30; il Giovedì dalle 9.30 alle 22.30

Costo biglietto: 10,00€ (CLICCA QUI PER ACQUISTARE IL BIGLIETTO)

Come già anticipato, la mostra è completamente incentrata sul pittore Francesco Hayez, e sarà possibile visionare in prima persona direttamente a Milano ben 120 opere di questo fantastico artista; oltre ai veri e propri dipinti ci saranno anche degli affreschi che hanno contribuito a rendere noto sempre di più il talento di questo artista.

Il percorso dell’esposizione è organizzato cronologicamente, in modo tale da dare al pubblico la possibilità di scoprire l’evoluzione dello stile di Hayez in concomitanza con l’avanzare della sua età, e così poter avere un quadro generale del tutto in modo semplice ed efficace. Le opere di questo artista sono molto interessanti, poiché spaziano da quella a tema sacro fino a quella storica, per poi passare ai ritratti ed anche alla mitologia.

Tutti gli appassionati di pittura non possono mancare a questo appuntamento, dato che sarà possibile scoprire da vicino anche il più popolare dei suoi lavori, ovvero “Il bacio”, un dipinto che ha permesso ad Hayez di diventare uno degli artisti più famosi nel mondo della storia dell’arte. In particolare, sarà possibile scoprire dal vivo per la prima volta ben tre versioni differenti de “Il bacio”, così da rendere ancor più interessante questa tela.

Ci andrete a questa mostra? Cosa ne pensate? Dite la vostra commentando qui sotto l’articolo, e per qualsiasi evenienza noi restiamo a disposizione. Se volete saperne di più su Hayez qui sotto trovate tanto materiale che può esservi utile.

Francesco Hayez in mostra a Milano dal 6 Novembre 2015 al 21 Febbraio 2016
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Toulouse-Lautrec in mostra a Pisa dal 16 Ottobre 2015 al 14 Febbraio 2016

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Toulouse-Lautrec in mostra a Pisa dal 16 Ottobre 2015 al 14 Febbraio 2016
ArteWorld.

Continuiamo ancora una volta ad occuparci di mostre in questo mese di Settembre (e anche di Ottobre) colmo di tanti interessanti eventi artistici. Oggi andremo a scoprire un importante evento che si tiene a Pisa ed ha come protagonista un pittore la cui fama è internazionale e si è guadagnato di diritto, un posto importante all’interno della storia della arte: stiamo parlando di Henri de Toulouse-Lautrec.

In questo articolo scopriremo tutti i dettagli riguardanti la mostra monografica riguardo questo artista che si tiene a Pisa, ma per chi fosse interessato, è presente anche un’altra mostra importante sempre con lo stesso pittore a Roma. Qui troverete tutto quello che c’è da sapere, partendo dal luogo in cui si terrà l’esposizione fino a giungere al costo dei biglietti, senza dimenticare però un breve riassunto di ciò che sarà presente nel percorso artistico elaborato appositamente per questa mostra.

Mostra Toulouse-Lautrec Pisa 2015 costo dettagli

Mostra Toulouse-Lautrec Pisa 2015 (IMMAGINE ARTEWORLD)

Luogo dell’esposizione: Palazzo Blu, Pisa

Data apertura mostra: 16 Ottobre 2015

Data chiusura mostra: 14 Febbraio 2016

Orari di apertura al pubblico: Dal Lunedì al Venerdì dalle 10.00 alle 19.00; Sabato e Domenica dalle 10.00 alle 20.00

Costo biglietti: 10,00€ Intero

La mostra è intitolata “Toulouse-Lautrec. Luci e ombre di Montmartre” e permetterà di scoprire da vicino questo interessante artista, il quale ci ha lasciato una grande eredità di opere, disegni ed illustrazioni, attraverso i quali ha portato una ventata di novità nel mondo artistico parigino di fine Ottocento.

Divenuto importante soprattutto per la realizzazione di un gran numero di locandine, manifesti e quant’altro, Toulouse-Lautrec è riuscito a cogliere in pieno l’atmosfera di una Parigi di fine Ottocento, tra luci ed ombre riportando all’interno delle proprie illustrazioni luoghi carichi di carisma e interesse, come il leggendario Moulin Rouge, Montartre e anche le maisons closes. 

Se volete saperne di più Henri de Toulouse-Lautrec, vi segnaliamo qui sotto una interessante selezione di libri , quadri e molto altro materiale che lo riguarda.

Il visitatore potrà scoprire da vicino tantissimi manifesti realizzati dallo stesso artista, giunti a Pisa grazie ad un efficiente sistema di prestiti (sia da parte di collezioni pubbliche che private) e che permettono al pubblico di poter godere di un gran numero di opere d’arte che hanno segnato il mondo artistico francese di fine Ottocento.

Per qualsiasi informazione noi restiamo a disposizione e potete contattarci con un commento proprio sotto questo articolo. Buona visita!

Toulouse-Lautrec in mostra a Pisa dal 16 Ottobre 2015 al 14 Febbraio 2016
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