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Madonna Aldobrandini di Raffaello Sanzio: analisi completa del quadro

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Madonna Aldobrandini di Raffaello Sanzio: analisi completa del quadro
ArteWorld.

Continuiamo ancora una volta il nostro viaggio in compagnia delle più belle opere di Raffaello Sanzio. Dopo aver scoperto tutto quello che riguarda l’opera intitolata “Messa di Bolsena”, all’interno di questo articolo scopriremo tutti i dettagli inerenti ad un altro importantissimo lavoro di Raffaello Sanzio chiamato “Madonna Aldobrandini”.

All’interno di questo articolo troverete tutte le informazioni generali su questo importante lavoro del Sanzio, partendo dalla data di realizzazione fino a giungere all’analisi stilistica del lavoro, senza tralasciare alcun dettaglio che possa aiutare a comprendere meglio l’opera.

Madonna Aldobrandini Madonna Garvagh Raffaello Sanzio Analisi

“Madonna Aldobrandini (Madonna Garvagh)” Raffaello Sanzio

Data di produzione: 1509-1510

Dimensioni: 39 x 33 cm

Dove si trova: National Gallery, Londra

L’opera prende il nome dalla lunga proprietà del lavoro da parte della famiglia romana Aldobrandini, successivamente è passato nelle mani della famiglia Garvagh (molti infatti conoscono questo lavoro come “Madonna Garvagh”) e nel 1865 è giunta invece alla National Gallery, dove si trova tutt’ora.

I soggetti dell’opera sono la Vergine, Gesù Bambino e Giovanni Battista; il disegno è stato effettuato dopo innumerevoli studi da parte di Raffaello, che decise poi di realizzare la versione definitiva di quest’opera tra il 1509 e 1510, mentre era al lavoro all’interno della Stanza della Segnatura.

I tre soggetti sono ordinati secondo una composizione piramidale e di cui la Vergine ne è la punta; alle spalle dei tre si trova uno scorcio di paesaggio nei pressi di Roma. Proprio dietro alla Vergine si trova una colonna scura che permette di mettere in risalto il volto luminoso della donna; nel frattempo Gesù, in braccio alla madre regala un piccolo fiore a Giovanni (Raffaello nella lunga serie dei quadri e opere che ha realizzato, sembra essere particolarmente interessato al legame presente tra Gesù e suo cugino Giovanni Battista, cercando di rappresentare e studiare al meglio il loro rapporto).

I colori utilizzati in questo lavoro sono luminosi e freschi, replicando la qualità di una pittura presente su porcellana. L’opera è divenuta famosa oltre che per l’abilità del pittore anche per la grandissima dolcezza e naturalezza che traspare nei movimenti dei protagonisti, come se fossero una famiglia ideale, lontana dal duro destino che riguarderà i due bambini.

Madonna Aldobrandini di Raffaello Sanzio: analisi completa del quadro
ArteWorld.


Cacciata di Eliodoro dal tempio di Raffaello Sanzio: analisi completa dell’affresco

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Cacciata di Eliodoro dal tempio di Raffaello Sanzio: analisi completa dell’affresco
ArteWorld.

Torniamo ad occuparci ancora un volta della lunga serie di opere realizzate dal leggendario artista Raffaello Sanzio, il quale ci sta accompagnando negli ultimi giorni in un viaggio attraverso i suoi lavori più importanti e ci sta permettendo di scoprire tanti elementi inerenti al suo stile artistico e punti importanti della sua biografia. L’opera che andremo ad analizzare oggi è intitolata “Cacciata di Eliodoro dal tempio” ed è un affresco.

Come al solito, prima di procedere oltre con l’analisi effettiva del lavoro, qui sotto trovate una vasta scelta di libri ed opere che vi permetteranno (qualora lo desideraste) di scoprire tante altre cose su Raffaello Sanzio.

La Cacciata di Eliodoro dal Tempio Raffaello Sanzio analisi

“La Cacciata di Eliodoro dal Tempio” Raffaello Sanzio

Data di produzione: 1511-1512

Dimensioni: 500 x 750 cm

Dove si trova: Musei Vaticani, Città del Vaticano

Ecco qualche dettaglio inerente alla storia della realizzazione dell’affresco: i primi disegni preparatori vennero realizzati da Raffaello nel 1511, mentre la Stanza della Segnatura non era stata ancora completata; la scelta di voler rappresentare la cacciata di Eliodoro dal tempio è legata sempre alla volontà di rappresentare soggetti religiosi legati ai miracoli, al fine di esaltare la Chiesa, la quale stava passando un brutto periodo a causa del conflitto con i Francesi che stava volgendo a favore di quest’ultimi (il Papa aveva preso a cuore questo conflitto che voleva vincere a tutti i costi, a tal punto che decise di non radersi più la barba finché non avesse sconfitto definitivamente il nemico, ed infatti in tutte le scene appare con la barba).

Proprio come accade nella “Messa di Bolsena” di Raffaello, il Papa è uno dei personaggi che risalta maggiormente ed è dovuto al temporaneo ribaltamento delle sorti della guerra, che stava volgendo nel 1512 a favore del Pontefice.

In questo lavoro si può notare il forte influsso delle tecniche michelangiolesche nello stile di Raffaello, con colori sgargianti e decisi e soprattutto nella parte sinistra si nota un utilizzo di colori caldi con il fine di dare maggiore centralità alla figura del Papa.

Riassunta brevemente la storia, ora passiamo all’analisi stilistica e alla descrizione di quest’opera: la scena mostra Dio che protegge la Chiesa dai nemici; Eliodoro infatti era un ministro del re di Siria, il quale aveva la missione di profanare il tempio di Gerusalemme. Dopo aver scoperto la sua missione però il sacerdote Onia (il quale è proprio al centro dell’opera) comincia a pregare richiedendo l’aiuto divino, ed ecco che appaiono delle truppe divine, o meglio un cavaliere e due fanti, i quali subito spingono la minaccia fuori dal tempio ed in questo caso, al limite del campo visivo, insieme ai suoi aiutanti.

C’è un altro motivo probabilmente per cui viene scelto di rappresentare proprio tale episodio: la cacciata di Eliodoro potrebbe rappresentare infatti la vittoria del Papa contro i cardinali che parteggiavano per i Francesi, e che il pontefice aveva sconfitto.

La scena dipinta da Raffaello è ambientata all’interno di un edificio classico, di cui è possibile scorgere una navata con il soffitto decorato e che ricorda senza dubbio uno dei capolavori più grandi del Sanzio, ovvero la “Scuola di Atene”.

Se i colori utilizzati dall’artista sono influenzati da Michelangelo, anche i ritmi della composizione stanno cambiando: non troviamo più infatti delle scene semplici e con ritmi pacati, infatti in questa rappresentazione abbiamo un andamento vorticoso e coinvolgente (tipico del manierismo), dove al centro la scena risulta immobile, mentre sui lati le figure si muovono e si accalcano, soprattutto a destra, dove avviene l’effettiva cacciata della minaccia. Sulla sinistra invece, si trova il Papa Giulio II, barbuto, il quale assiste alla scena come fa un Imperatore romano ad un combattimento tra gladiatori nell’Arena, mostrando che la Chiesa ed i suoi templi sono inviolabili e sono difesi da Dio.

Cacciata di Eliodoro dal tempio di Raffaello Sanzio: analisi completa dell’affresco
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Marc Chagall in mostra a Catania dal 18 Ottobre 2015 al 14 Febbraio 2016

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Marc Chagall in mostra a Catania dal 18 Ottobre 2015 al 14 Febbraio 2016
ArteWorld.

Fermiamoci per un secondo dal nostro viaggio in compagnia delle bellissime opere di Raffaello Sanzio, che stiamo imparando a scoprire e conoscere nelle ultime settimane, per andare ad analizzare tutti i dettagli su un evento artistico molto importante in Sicilia e che vede protagonista un artista molto importante, Marc Chagall.

All’interno di questo articolo andremo a scoprire tutto quello che riguarda tale evento, parlando prima dei dettagli utili ai visitatori, come orari di apertura, costo del biglietto ecc. per poi passare ad analizzare brevemente il percorso espositivo della mostra.

Mostra Chagall Catania Ottobre 2015

Mostra Chagall Catania Ottobre 2015 (IMMAGINE ARTEWORLD)

Luogo dell’esposizione: Museo Civico “Castello Ursino”, Catania

Data apertura mostra: 18 Ottobre 2015

Data chiusura mostra: 14 Febbraio 2016

Orari di apertura al pubblico: da Lunedì a Sabato dalle 9.00 alle 19.00; Domenica dalle 9.00 alle 13.00

Costo biglietto: 6,00€ Intero

Questa mostra rappresenta il nuovo appuntamento con il mondo di Chagall, che molti hanno avuto il piacere di scoprire e studiare a Roma, e questa volta, per tutti coloro che non hanno avuto l’occasione di poter ammirare da vicino tali capolavori, hanno la possibilità di rifarsi con questo evento a Catania.

Le opere esposte in questo evento monografico sono ben 140 tele, all’interno delle quali sarà possibile studiare da vicino tanti temi che hanno cambiato e formato Chagall: si passa dall’amore alla gioia e soprattutto alla centralità di questi due elementi nella sua vita, sconvolta particolarmente dalle guerre, politica e cambiamenti costanti.

Nel percorso espositivo delle 140 opere si potrà scoprire il forte amore di Marc Chagall per sua moglie Bella e successivamente il grande dolore che lo ha contagiato, dovuto soprattutto alla morte di quest’ultima nel 1944 e che ha trasformato il suo modo di vedere il mondo e di concepire l’arte.

Come già anticipato, questo secondo appuntamento con Chagall è dedicato soprattutto a coloro che non hanno avuto occasione di poter ammirare da vicino le grandiose opere di questo artista a Roma e che ora è protagonista di questo interessante evento a Catania. Ci andrete a questo evento? Per qualsiasi informazione o curiosità, potete contattarci qui sotto tramite un commento.

Marc Chagall in mostra a Catania dal 18 Ottobre 2015 al 14 Febbraio 2016
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Madonna del Granduca di Raffaello Sanzio: analisi completa del quadro

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Madonna del Granduca di Raffaello Sanzio: analisi completa del quadro
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Continuiamo il nostro percorso in compagnia di Raffaello Sanzio, uno dei pittori più apprezzati di sempre nel mondo della storia dell’arte moderna. Attraverso l’analisi di alcune delle sue opere più famose, stiamo scoprendo tutto quello che bisogna sapere su questo artista. Oggi andremo ad effettuare l’analisi del quadro “Madonna del Granduca”.

All’interno di questo articolo troverete tutti i dettagli che vi permetteranno di capire al meglio questa tela, partendo dalla data di realizzazione fino a giungere all’analisi stilistica della composizione.

Madonna del Granduca Raffaello Sanzio analisi

“Madonna del Granduca” Raffaello Sanzio

Data di produzione: 1504

Dimensioni: 84,4 x 56 cm

Dove si trova: Galleria Palatina, Firenze

La commissione dell’opera, nonostante siano stati effettuati innumerevoli studi, non è ancora nota, ma è risaputo che si tratta probabilmente di una committenza privata; successivamente venne acquistata da Ferdinando III di Lorena, granduca di Toscana, il quale la tenne sempre stretta a se, e successivamente l’opera prese il nome proprio da questo proprietario.

Nel 1800 ritroviamo l’opera presso Palazzo Pitti, per poi giungere agli Uffizi ed infine nella Sala di Saturno della Galleria Palatina, dove si trova tutt’ora.

Dopo aver studiato la storia legata alla posizione odierna dell’opera, ora invece andiamo ad effettuare l’analisi stilistica di questo quadro. Protagonisti sono la Madonna ed il Bambino, dove lei è rappresentata in piedi, vestita di rosso ed azzurro, e sembra quasi camminare verso lo spettatore. La Vergine tiene in braccio il Bambino, quasi come a volerlo mostrare allo spettatore, ma le masse ed i gesti sono perfettamente equilibrati, trasmettendo una forte serenità.

Mentre la Madonna guarda verso il basso, il Bambino invece fissa intensamente lo spettatore, cercando di coinvolgerlo in questa serenità che domina l’intera composizione. I forti contrasti tra luce ed ombra che sono presenti in quest’opera lasciano presupporre l’influenza da parte di Leonardo da Vinci, mentre l’aspetto della Vergine probabilmente è stato ripreso da alcune opere di Luca della Robbia e famigliari.

Madonna del Granduca di Raffaello Sanzio: analisi completa del quadro
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Paul Klee in mostra a Nuoro dal 30 Ottobre 2015 al 14 Febbraio 2016

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Paul Klee in mostra a Nuoro dal 30 Ottobre 2015 al 14 Febbraio 2016
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Continuiamo anche oggi ad occuparci di eventi artistici di tendenza in Italia. Dopo aver parlato a fondo della mostra su Marc Chagall a Catania, quest’oggi ci spostiamo in Sardegna per andare a scoprire tutto quello che riguarda invece un altro evento molto importante: Paul Klee in mostra a Nuoro.

All’interno di questo articolo troverete tutti i dettagli riguardanti questo evento, tra cui il museo che ospiterà questa importante iniziativa, poi la data di apertura, quella di chiusura, gli orari ed anche il costo del biglietto. Oltre a tutto ciò, se volete saperne di più su Klee e sulla sua arte, nel link qui sotto troverete tantissimo materiale che vi permetterà di arrivare alla mostra preparatissimi e vi darà la possibilità di cogliere ogni piccolo aspetto delle opere di questo straordinario artista.

Mostra Paul Klee Nuoro Novembre 2015 costo dettagli

Mostra Paul Klee Nuoro Novembre 2015 (IMMAGINE ARTEWORLD)

Luogo dell’esposizione: MAN_Museo d’Arte Provincia di Nuoro

Data apertura mostra: 30 Ottobre 2015

Data chiusura mostra: 14 Febbraio 2016

Orari di apertura al pubblico: Dal Lunedì alla Domenica dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 19.00

Costo biglietto: 3,00€ (INTERO), Gratis per Under 18 ed Over 65; Gratis la prima Domenica del mese

Questa mostra è completamente dedicata ad uno dei più importanti artisti del XX secolo, cercando di approfondire quegli aspetti che spesso vengono sottovalutati, in modo tale da avere un quadro completo di Klee, del suo stile e della sua carriera pittorica.

L’obbiettivo principale di questa esposizione è quello di spiegare un punto fondamentale della sua arte, quella legata alla percezione di un qualcosa legato al principio della vita e della creazione, il quale è nascosto all’interno della materia.

All’interno delle sue opere, Klee ha sempre cercato di rappresentare quegli oggetti, persone, animali, paesaggi o quant’altro che al loro interno avessero quella “scintilla” di creazione e che fossero in linea con il suo pensiero. Ad esempio, nella rappresentazione degli animali e della natura, Klee equipara quest’ultimi agli uomini, e proprio come nelle favole, mostra i vizi ed i peccati di quest’ultimi.

Dalla natura all’architettura, il discorso si rifà sempre al principio della vita e della creazione, che fa da filo conduttore a tutta la sua produzione artistica. Senza dubbio si tratta di un evento molto interessante ed un appuntamento a cui tutti gli appassionati non possono mancare. Ci andrete? Dite la vostra qui sotto con un commento e fateci sapere la vostra.

Paul Klee in mostra a Nuoro dal 30 Ottobre 2015 al 14 Febbraio 2016
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Claude Monet in mostra a Torino dal 2 Ottobre 2015 al 31 Gennaio 2016

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Claude Monet in mostra a Torino dal 2 Ottobre 2015 al 31 Gennaio 2016
ArteWorld.

Torniamo ad occuparci ancora una volta degli interessanti eventi artistici che sono in programmazione nei più importanti musei italiani, e lo facciamo in grande stile, parlando di un artista che è conosciuto in tutto il mondo grazie alle sue opere che hanno tracciato un segno indelebile nella storia dell’arte. Stiamo parlando di Claude Monet, il quale sarà ospite (attraverso le sue opere più importanti) a Torino negli ultimi mesi di questo 2015.

All’interno di questo articolo troverete tutte le informazioni relative a questa mostra, la quale promette di essere molto interessante grazie alla presenza di alcuni tra i più grandi capolavori del leggendario pittore impressionista.

Mostra Claude Monet Torino 2015

Mostra Claude Monet Torino 2015 (ARTEWORLD FLYER)

Luogo della mostra: Galleria d’Arte Moderna, Torino

Data apertura mostra: 2 Ottobre 2015

Data chiusura mostra: 31 Gennaio 2016

Orari di apertura al pubblico: Da Martedì a Domenica dalle 10.00 alle 19.30

Costo biglietto: 13,50€ Intero (PREMI QUI PER PRENOTARE ED ACQUISTARE IL BIGLIETTO)

La mostra farà particolarmente riferimento all’opera “Le dèjeuner sur l’herbe” , che come molti di voi sapranno, richiama senza dubbio l’omonima opera d’arte di Édouard Manet. Perché tutto ruota attorno a questo quadro? Molto semplicemente perché qui troviamo riassunte tutte le caratteristiche fondamentali che daranno vita da lì a poco ad un nuovo tipo di pittura chiamata en plein air, precetto fondamentale della pittura impressionista.

Ovviamente nella mostra a Torino non troverete solo quest’opera di Monet ma anche molte altre che giungeranno alla GAM grazie all’efficiente sistema di prestiti tra i vari musei in tutta Europa. Questa, senza dubbio è una dei più rari appuntamenti con l’arte impressionista presenti in Italia (oltre quello in programma a Roma) e che permetterà a tutti gli appassionati di tale pittura di apprezzare dal vivo alcune tra le opere realizzate da Claude Monet senza dover necessariamente andare in qualche altro stato.

Qui sotto trovate un’interessante monografia dedicata al pittore Monet a pochi euro e davvero molto esaustiva, un affare imperdibile che vi permetterà di carpire i precetti fondamentali alla base dello stile di questo artista.

Ulteriori dettagli sono presenti anche sul sito ufficiale della GAM, ma per qualsiasi altra informazione voi desideriate, potete chiedere con un semplice commento sotto questo articolo, e noi cercheremo di rispondervi nel minor tempo possibile e nel modo più esaustivo.

La mostra è iniziata da un paio di settimane e sta avendo un successo straordinario tra i partecipanti. Voi ci siete andati o ci andrete? Fateci sapere il vostro giudizio se avete già avuto il piacere di guardare da vicino i capolavori di questo artista, e quale opera magari vi ha colpito maggiormente.

Claude Monet in mostra a Torino dal 2 Ottobre 2015 al 31 Gennaio 2016
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Madonna della Seggiola di Raffaello Sanzio: analisi completa del quadro

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Madonna della Seggiola di Raffaello Sanzio: analisi completa del quadro
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Proseguiamo anche oggi nel nostro viaggio in compagnia delle bellissime opere di Raffaello Sanzio, e dopo aver analizzato nel dettaglio la “Madonna del Granduca”, oggi andiamo avanti ed andiamo a scoprire tutto quello che riguarda un altro importante lavoro di questo artista, intitolato “Madonna della Seggiola”.

All’interno di questo articolo andremo prima a tracciare un breve itinerario legato alla trasmissione dell’opera per scoprire la sua ultima posizione, e poi successivamente effettueremo un’analisi storico-artistica di questa tela. Ovviamente, oltre a quello che riportiamo all’interno di questo piccolo riassunto, potete consultare una vasta scelta di libri e documenti su Amazon qui sotto che vi permetteranno di scoprire tanti altri dettagli su tutta la produzione di Raffaello.

Madonna della Seggiola Raffaello Sanzio analisi

“Madonna della Seggiola” Raffaello Sanzio

Data di produzione: 1513-1514

Dimensioni: 71 x 71 cm

Dove si trova: Galleria Palatina, Firenze

Partiamo riassumendo brevemente la la storia della trasmissione dell’opera: sentiamo parlare per la prima volta della “Madonna della Seggiola” nel Cinquecento, la quale si trova all’interno delle collezioni medicee. La sua piccola dimensione e il gran numero di dettagli presenti (e anche la complessità della scena) lasciano presupporre che si tratti una commissione privata e di alto rango, e secondo degli studi approfonditi, il cliente probabilmente era Papa Leone X, che decise di inviare tale opera ai suoi parenti a Firenze. Da qui la troviamo a Firenze e successivamente, tra le locazioni degne di nota possiamo ricordare la camera da letto del Gran Principe Ferdinando, poi a Parigi a causa dei furti per mano di Napoleone tra il 1799 e il 1815, fino a giungere la Galleria Palatina nel 1882.

Adesso passiamo ad analizzare per bene questa importante opera. Secondo una tradizione che si è diffusa tra il popolo, probabilmente Raffaello realizzò quest’opera mentre si trovava in viaggio verso Velletri, dove vide una contadina che stava cullando suo figlio; da qui prese ispirazione per la posizione di due delle tre figure presenti nel quadro.

I personaggi ritratti nell’opera sono la Vergine Maria, il Bambino e a destra il piccolo San Giovanni Battista. La madre di Gesù è seduta su una sedia (che tra l’altro è quella che dà il nome all’opera), mentre abbraccia suo figlio e a destra San Giovanni sta pregando verso Maria. La posizione della donna, leggermente inclinata all’indietro, lascia pensare che stia sollevando una delle gambe per dondolare suo figlio, mostrando ancora una volta la bravura di Raffaello nel creare atmosfere di pace e serenità all’interno delle sue composizioni.

L’opera è estremamente dettagliata: basti guardare con che finezza è stata realizzata la sedia, poi anche i ricami sulla veste della Vergine, o ancora il bellissimo accostamento di colori caldi e freddi che dominano la composizione attraverso la veste dei protagonisti.

Madonna della Seggiola di Raffaello Sanzio: analisi completa del quadro
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Mostra arte egizia a Bologna dal 16 Ottobre 2015 al 17 Luglio 2016

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Mostra arte egizia a Bologna dal 16 Ottobre 2015 al 17 Luglio 2016
ArteWorld.

Continuiamo a parlare ancora una volta delle mostre interessanti in Italia. Quest’oggi non ci occuperemo di un evento monografico su un solo artista come nel caso della mostra su Chagall a Catania, ma andremo a vedere tutti i dettagli inerenti ad un’esposizione a Bologna sull’arte egiziana.

All’interno di questo articolo troverete tutti i dettagli riguardanti tale evento, come la data di apertura dell’evento, quella di chiusura, l’orario in cui è possibile accedere a questa esposizione ed ovviamente il costo del biglietto. Prima di procedere con tutte le informazioni su questa importante mostra sull’arte egiziana, se siete dei veri appassionati di questo mondo, allora qui sotto potete trovare una vasta selezione di documenti che vi permetterà di approfondire la vostra conoscenza del mondo egiziano.

Mostra arte egiziana bologna ottobre 2015 costo dettagli

Mostra arte egiziana bologna ottobre 2015 (IMMAGINE ARTEWORLD)

Luogo dell’esposizione: Museo Civico Archeologico, Bologna

Data apertura mostra: 16 Ottobre 2015

Data chiusura mostra: 17 Luglio 2016

Orari di apertura al pubblico: Da Martedì a Giovedì dalle 9.00 alle 18.30; Venerdì dalle 9.0 alle 22.00; Sabato, Domenica e Festivi dalle 10.00 alle 18.30

Costo biglietto: 13,00€ Intero

La mostra è intitolata “Egitto. Splendore Millenario. Capolavori da Leiden a Bologna” e in questa esposizione sarà possibile ammirare da vicino tantissimi reperti, che, come suggerisce il titolo della stessa mostra, molti di essi provengono direttamente dal Museo Nazionale di Antichità di Leiden in Olanda.

Stiamo parlando di ben 500 elementi che costituiscono questa vastissima collezione che saranno ospitati a Bologna per tutta la durata dell’evento, creando una cornice straordinaria per questa mostra, praticamente irrinunciabile per tutti gli amanti dell’Antico Egitto.

A rendere ancora più completa e vasta la collezione contribuiscono anche i prestiti che arrivano direttamente dal Museo Egizio di Torino e dal Museo Archeologico Nazionale di Firenze, che dimostra come possa essere efficiente e funzionale il sistema di prestiti di opere tra i vari musei italiani.

Grazie al vasto numero di reperti presenti in questa esposizione e anche grazie ad un percorso espositivo elaborato fino al più piccolo dettaglio, questa mostra sicuramente è uno degli appuntamenti legati all’arte antica più interessanti tra il 2015 ed il 2016. Siete appassionati dell’arte dell’Egitto? Ci andrete a questo evento? Fateci sapere cosa ne pensate qui sotto con un commento.

Mostra arte egizia a Bologna dal 16 Ottobre 2015 al 17 Luglio 2016
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Mattia Preti in mostra a Roma dal 28 Ottobre 2015 al 18 Gennaio 2016

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Mattia Preti in mostra a Roma dal 28 Ottobre 2015 al 18 Gennaio 2016
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Anche oggi continuiamo a parlare di eventi artistici in Italia, e nello specifico oggi ci spostiamo a Roma. Dopo aver parlato a fondo della mostra di arte egizia a Bologna, oggi andremo ad analizzare tutte le informazioni inerenti all’evento con protagonista un importante artista calabrese, attivo nell’arte italiana del Seicento: Mattia Preti.

In questo articolo troverete tutte le informazioni necessarie riguardanti questa importante esposizione e parleremo anche brevemente della figura di Mattia Preti. Qualora voleste saperne di più su questo artista, vi lasciamo qui sotto un link con un interessante libro scritto da Vittorio Sgarbi e che vi permetterà di approfondire e studiare al meglio questa figura.

Mostra Mattia Preti Roma Novembre 2015 costo dettagli

Mostra Mattia Preti Roma Novembre 2015 (IMMAGINE ARTEWORLD)

Luogo dell’esposizione: Galleria Nazionale d’Arte Antica in Palazzo Corsini, Roma

Data apertura mostra: 28 Ottobre 2015

Data chiusura mostra: 18 Gennaio 2016

Orari apertura al pubblico: Dal Mercoledì al Lunedì dalle 8.30 alle 19.30; il Martedì chiuso

Costo biglietto: 6,00€ Intero (ACQUISTA QUI I BIGLIETTI UFFICIALI SU TICKETONE)

La mostra è stata ideata da Vittorio Sgarbi e Giorgio Leone, il direttore della Galleria Corsini, il quale per l’occasione è anche curatore dell’esposizione. La mostra è intitolata “Mattia Preti: un giovane nella Roma dopo Caravaggio” ed ha come obbiettivo quello di spiegare al meglio un aspetto poco conosciuto della biografia di questo artista, ovvero la sua formazione a Roma dopo la morte di Michelangelo Merisi da Caravaggio, leggendario artista di cui abbiamo parlato a lungo in passato.

Nello specifico, si cercherà di ripercorrere la vita di Preti partendo dal suo arrivo a Roma, dove migliorerà le proprie abilità artistiche fino al 1649, quando riceverà la commissione dello stendardo giubilare di San Martino al Cimino, che gli permetterà di ritagliarsi un importante spazio all’interno del mondo artistico romano.

Oltre ad approfondire questo aspetto, una parte dell’esposizione sarà dedicata a spiegare e a mostrare il rapporto con il fratello Gregorio, il quale anch’egli era un pittore ed insieme realizzarono l’opera intitolata “Madonna della Purità”

Le opere esposte e ben collocate all’interno del percorso espositivo sono ben 22 e sono giunte sia da istituzioni europee che italiane, grazie all’efficiente sistema di prestiti che permette a molti eventi e locazioni, di poter ospitare tante opere provenienti da diversi paesi; tra le strutture che hanno permesso tutto ciò bisogna ricordare: il Musée des Beaux-Arts di Carcassonne, gli Uffizi, la Galleria Nazionale di Cosenza, la Pinacoteca di Brera e molte altre.

Tra le opere esposte possiamo ricordare “Sinite Parvulos”, “Negazione di Pietro”, “Fuga da Troia”, “Salomone sacrifica agli idoli”, “Miracolo di San Pantaleo” e molte altre. Saranno proprio queste opere (ed altre) ad essere esposte e “messe in contrasto direttamente con l’allestimento delle opere presenti già a Galleria Corsini, tra cui spiccano il “San Giovannino” di Caravaggio, “Salomé” di Guido Reni e anche il “Trionfo d’amore” di Poussin.

La mostra sarà un evento irripetibile e di indiscutibile importanza. Parteciperete a questo evento? Fateci sapere la vostra opinione oppure se desiderate maggiori informazioni, potete lasciare un commento qui sotto.

Mattia Preti in mostra a Roma dal 28 Ottobre 2015 al 18 Gennaio 2016
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Toulouse-Lautrec in mostra a Roma dal 3 Dicembre 2015 al 3 Maggio 2016

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Toulouse-Lautrec in mostra a Roma dal 3 Dicembre 2015 al 3 Maggio 2016
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Torniamo ad occuparci degli eventi relativi all’arte che sono in programmazione nei maggiori musei italiani e che potrebbero interessare una grande fetta di pubblico. Dopo aver visto i dettagli relativi ad altre mostre importanti, oggi scopriremo invece tutto ciò che riguarda la mostra su Toulouse-Lautrec a Roma che durerà fino a metà 2016. All’interno di questo articolo troverete tutto ciò che riguarda questo evento e quello che potrebbe interessare un comune visitatore di museo.

mostra toulouse lautrec roma 2015

Mostra su Toulouse-Lautrec all’Ara Pacis, Roma

Luogo della mostra: Museo Ara Pacis, Roma

Data apertura mostra: 3 Dicembre 2015

Data chiusura mostra: 3 Maggio 2016

Orari di apertura al pubblico: Tutti i giorni dalle 9.30 alle 19.30

Costo biglietto: 11,00€ Intero

La mostra su Toulouse-Lautrec a Roma è un evento molto importante, poiché permette a tutti gli appassionati di arte italiani di poter ammirare le opere di uno degli artisti più interessanti di fine ‘800. Per chi non lo sapesse, Toulouse-Lautrec è stato un pittore legato al post-impressionismo (ovvero esponente della caratteristica pittura che ha avuto inizio con Claude Monet e gli altri artisti di cui ci siamo occupati), ed è diventato particolarmente famoso grazie al gran numero di illustrazioni che ha realizzato nella sua vita che hanno per soggetto gli uomini, le donne e i vizi del mondo francese dell’800.

Il pittore aveva una particolare sensibilità legata alla figura umana, e questa caratteristica era dovuta sicuramente alla malattia le lo affliggeva fin da piccolo: il nanismo; nella società dell’epoca i pregiudizi erano molto forti e Toulouse-Lautrec non ebbe una vita molto facile.

Grazie alla sua straordinaria abilità nella pittura e nell’illustrazione, riuscì ad ottenere una collaborazione con la rivista satirica “Le Rire” con la quale strinse un forte sodalizio che gli permise successivamente di avere una fama che è giunta intatta fino ai giorni nostri.

La particolarità della pittura di questo artista si può notare soprattutto nella realizzazione delle innumerevoli illustrazioni che egli realizzò all’interno dei numerosi bordelli che erano presenti a Parigi a fine ‘800: Tolouse-Lautrec infatti decise di rappresentare le donne che vi lavoravano all’interno in modo realistico e tranquillo, senza trascurare ogni dettaglio, ma avendo l’accortezza di eliminare tutti gli elementi erotici o anche osceni, mostrando tali ragazze come delle persone normali, che a suo avviso, gli trasmettevano molta tranquillità.

Nei suoi quadri non è presente alcun tipo di giudizio o impressione personale, anzi, la sua bravura risiede anche nel fatto di esser riuscito a realizzare delle opere in modo prettamente “oggettivo”, senza alterare la scena mettendoci le proprie opinioni riguardo il soggetto o altro.

Voi ci andrete a questa mostra? Fatecelo sapere qui sotto con un commento riguardo le vostre opinioni a riguardo.

Toulouse-Lautrec in mostra a Roma dal 3 Dicembre 2015 al 3 Maggio 2016
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Madonna di Foligno di Raffaello Sanzio: analisi completa dell’opera

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Madonna di Foligno di Raffaello Sanzio: analisi completa dell’opera
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Riprendiamo anche oggi il nostro viaggio in compagnia delle bellissime opere di Raffaello Sanzio, che stiamo imparando a studiare e conoscere ogni giorno sempre più, attraverso delle semplici analisi e le brevi storie legate alla loro commissione. Dopo aver visto ed analizzato l’opera intitolata “Madonna della Seggiola”, oggi proseguiamo ancora con questo artista ed andiamo a scoprire l’opera intitolata “Madonna di Foligno”.

All’interno di questo articolo troverete tutto quello che bisogna sapere su quest’opera, partendo dall’origine della commissione fino a giungere all’analisi stilistica dell’opera, ma proprio come abbiamo fatto anche per le altre opere di Raffaello, nel caso voleste saperne di più, qui sotto trovate una vasta scelta di opere che vi permetteranno di approfondire al meglio la vita e gli incarichi di questo leggendario artista.

Madonna di Foligno Raffaello Sanzio analisi

“Madonna di Foligno” Raffaello Sanzio

Data di produzione: 1511

Dimensioni: 320 x 194 cm

Dove si trova: Pinacoteca Vaticana, Città del Vaticano

L’opera in origine è stata realizzata per Sigismondo de’ Conti, il quale era ciambellano del Papa Giulio II, per ringraziare Dio di averlo salvato da un’esplosione durante l’assedio di Foligno. Al momento della sua morte, quest’opera venne posta sull’altare della chiesa di Santa Maria in Aracoeli, dove lo stesso Sigismondo era sepolto.

Successivamente l’opera venne spostata a Foligno da una discendente dei de’ Conti, presso il monastero di Sant’Anna, dove rimase per più di due secoli. Come è accaduto anche per altre opere, anche in questo caso, questa “Madonna di Foligno” è stata rubata da Napoleone nel corso delle sue campagne militari nel 1799. Proprio mentre si trovava in territorio straniero, l’opera venne trasferita su tela e nel 1815, dopo la sconfitta a Waterloo di Napoleone, l’opera tornò in Italia presso la Pinacoteca Vaticana.

Dopo aver tracciato sommariamente la storia della trasmissione di quest’opera, adesso effettuiamo l’analisi stilistica del quadro. I protagonisti dell’opera sono Gesù bambino, Sigismonda de’ Conti, San Girolamo, San Francesco d’Assisi e San Giovanni Battista. I personaggi sembra che stiano parlando tra loro, mentre la Vergine è rappresentata seduta sulle nuvole mentre stringe tra le braccia il Bambino.

Differentemente dalla tradizione, Raffaello sceglie di rappresentare la Vergine seduta su un trono di nuvole e circondata dagli angeli, piuttosto che seduta su un effettivo baldacchino com’era stato fatto in passato anche da altri artisti.

Mentre sulla destra, vestita di rosso è presente Sigismonda de’ Conti che prega in ginocchio, accanto a lei c’è San Girolamo (riconoscibile dalla presenza del leone accanto a lui sull’estremità destra della tela) che intercede chiedendo la protezione di Santa Maria; sulla sinistra invece sono presenti San Francesco d’Assisi e San Giovanni Battista, dove quest’ultimo è riconoscibile dal tradizionale abbigliamento composto unicamente da una tunica di pelli.

L’osservatore è direttamente coinvolto nella composizione sia attraverso lo sguardo del Bambino che con i gesti di San Francesco: mentre il primo guarda direttamente l’osservatore, San Francesco d’Assisi con una mano indica Gesù mentre l’altra indica proprio il pubblico esterno al quadro. A fare da collegamento tra gli angeli del cielo e i personaggi a terra è presente al centro del gruppo sulla terra un altro angelo che guarda verso l’alto.

La scena è ambientata in un luogo naturale e sullo sfondo si scorgono unicamente le torri di Foligno.

Madonna di Foligno di Raffaello Sanzio: analisi completa dell’opera
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Nathan Sawaya in mostra a Roma dal 28 Ottobre 2015 al 16 Febbraio 2016

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Nathan Sawaya in mostra a Roma dal 28 Ottobre 2015 al 16 Febbraio 2016
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Fermiamo un momento il nostro viaggio in compagnia delle molteplici opere di Raffaello Sanzio che stiamo portando avanti ogni giorno, partendo dai quadri e dai lavori meno conosciuti fino a giungere a quelli più popolari, per parlare ancora una volta degli eventi artistici in Italia. Quello di cui andremo a parlare oggi, vede protagonista Nathan Sawaya.

All’interno di questo articolo troverete tutte le informazioni su questo evento e sulle incredibili lavorazioni che è riuscito a realizzare questo straordinario artista. Se siete appassionati e volete saperne di più su Nathan Sawaya, qui sotto troverete un buon numero di libri che potranno soddisfare la vostra curiosità.

Mostra Nathan Sawaya Roma Novembre 2015 costo dettagli

Mostra Nathan Sawaya Roma Novembre 2015 (IMMAGINE ARTEWORLD)

Luogo dell’esposizione: SET, Via Tirso 14, Roma

Data apertura mostra: 28 Ottobre 2015

Data chiusura mostra: 16 Febbraio 2016

Orari di apertura al pubblico: NON DEFINITO

Costo biglietto: NON DEFINITO

Nathan Sawaya è un grandissimo artista contemporaneo e questo evento presentato a Roma è senza dubbio un appuntamento a cui non è possibile mancare. Differentemente dagli artisti tradizionali che utilizzano la tela, pennello e colori, Sawaya utilizza i mattoncini colorati più popolari l mondo, ovvero i LEGO.

Attraverso l’utilizzo di quest’ultimi, egli è stato in grado di realizzare delle spettacolari sculture realistiche, e all’interno di questa esposizione, intitolata “The Art of the Brick”, il pubblico potrà ammirare da vicino ben ottantacinque lavori di questo eclettico artista/scultore.

L’utilizzo dei LEGO gli ha permesso di ritagliarsi uno spazio unico all’interno del mondo della scultura, e in un batter d’occhio, le sue installazioni sono diventate popolari a livello mondiale, dove addirittura alcune fanno parti di collezioni di arte contemporanea in Nord America.

La precedente esperienza lavorativa di Sawaya lo vedeva impiegato presso la LEGO Group, fino a quando, nel 2007 ha scelto di intraprendere la strada dell’arte, che molto velocemente, lo ha consacrato come uno degli scultori più innovativi e coinvolgenti.

Tra le varie opere da lui realizzate sarà possibile ammirare alcuni richiami ad altri grandi della storia dell’arte: una scultura di Sawaya riprende infatti “Il bacio” di Gustav Klimtun’altra “L’urlo” di Edvard Munch, ma la sua opera magna è senza dubbio “Yellow”, che rappresenta un mezzobusto giallo di un uomo che si sta stracciando letteralmente il petto per far fuoriuscire il proprio io spirituale.

La mostra è davvero molto interessante e l’evento è senza dubbio uno dei più importanti ed innovativi in Italia. Parteciperete a questa mostra? Desiderate maggiori informazioni? Diteci cosa ne pensate qui sotto con un commento all’articolo.

Nathan Sawaya in mostra a Roma dal 28 Ottobre 2015 al 16 Febbraio 2016
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Resurrezione di Cristo di Raffaello Sanzio: analisi completa del quadro

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Resurrezione di Cristo di Raffaello Sanzio: analisi completa del quadro
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Proseguiamo anche oggi nel nostro viaggio in compagnia delle bellissime opere di Raffaello Sanzio, il quale, attraverso un semplice percorso di analisi tra le sue opere più famose, stiamo imparando a conoscere, studiando i suoi punti di forza e le peculiarità che lo hanno reso uno degli artisti più apprezzati nel mondo dell’arte moderna. Il quadro che andremo ad analizzare oggi è chiamato “Resurrezione di Cristo”.

All’interno di questo articolo troverete una breve analisi stilistica dell’opera e anche una storia della sua commissione. Come abbiamo fatto anche per tutti gli altri quadri di Raffaello, qui sotto vi rinnoviamo una buona selezione di libri che potrebbe interessarvi nel caso voleste saperne di più su questo artista del Cinquecento.

Resurrezione di Cristo Raffaello Sanzio analisi

“Resurrezione di Cristo” Raffaello Sanzio

Data di produzione: 1499-1502

Dimensioni: 52 x 44 cm

Dove si trova: São Paulo Museum of Art, São Paulo

L’opera è intitolata anche “La Resurrezione Kinnaird”, il cui nome è legato ovviamente ad un vecchio proprietario dell’opera. Facendo riferimento alla data di produzione, quasi sicuramente questo è uno dei primi lavori dell’artista, ma alcuni studiosi pensano che questo possa essere un frammento della Pala Baronci, un altro importante lavoro di Raffaello, la quale purtroppo è rimasta particolarmente danneggiata da un terremoto del 1789. “Resurrezione di Cristo” oggi è conservato presso il São Paulo Museum of Art, dopo che nel 1954 il direttore del museo al tempo decise di aggiungere quest’opera alla collezione presente nell’edificio e rendendo così questo lavoro di Raffaello l’unico presente all’interno dell’emisfero australe.

Come abbiamo già detto, probabilmente questo è uno dei primi lavori in assoluto del Sanzio, il quale già lascia trapelare alcune caratteristiche del suo stile che si discosta pian piano da quello del suo maestro, Piero Perugino.

Analizzando il quadro è possibile notare che tutti i personaggi presenti all’interno della scena sono connessi da una complessa geometria, quasi come se si trattasse di una scenografia studiata e tutti i personaggi fossero stati messi in posa.

Guardando più da vicino la posizione di questi personaggi non sono assolutamente statici, anzi al contrario sembra quasi che stiano per prendere vita; quest’ultima caratteristica senza dubbio lascia trapelare l’influenza del Pinturicchio nei primi anni di pittura di Raffaello.

Resurrezione di Cristo di Raffaello Sanzio: analisi completa del quadro
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Mostra “Dal Liberty al Design. Arti decorative in Italia, 1900-1940” a Roma dal 16 Ottobre 2015 al 17 Gennaio 2016

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Mostra “Dal Liberty al Design. Arti decorative in Italia, 1900-1940” a Roma dal 16 Ottobre 2015 al 17 Gennaio 2016
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Lasciamo un momento da parte il pittore di cui ci stiamo occupando nelle ultime settimane, ovvero Caravaggio per parlare ancora una volta di un altro evento artistico a cui sarà possibile partecipare al termine dell’estate 2015.

L’evento è intitolato “Dal Liberty al Design. Arti decorative in Italia, 1900-1940” e all’interno di questo articolo potrete trovare tutti i dettagli inerenti a questa interessantissima mostra.

mostra Arte Liberty Design Roma 2015

Mostra “Dal Liberty al Design. Arti decorative in Italia. 1900-1940” (Arteworld Flyer)

Luogo dell’evento: Palazzo delle Esposzioni, Roma

Data apertura mostra: 16 Ottobre 2015

Data chiusura mostra: 17 Gennaio 2016

Orari di apertura al pubblico: Martedì, mercoledì e giovedì dalle ore 10.00 alle ore 20.00; il venerdì e sabato dalle ore 10.00 alle ore 22.30; la domenica dalle ore 10.00 alle ore 20.00

Costo biglietto: 12,50€ Intero; ridotto 10,00€

Attualmente non ci sono pervenuti tutti i dettagli inerenti alla data di apertura e chiusura dell’evento, quindi non possiamo segnalarvi con certezza i giorni interessati, ma appena li avremo, aggiorneremo l’articolo.

Come suggerisce il titolo, la mostra sarà completamente incentrata sull’evoluzione dell’arte in Italia a partire dall’inizio del Novecento per giungere fino alla metà del secolo, analizzando la nascita e la crescita del Liberty, senza tralasciare però anche altre correnti artistiche importanti, come quella del Futurismo.

Il Liberty nasce in Italia in un momento in cui si stanno ancora facendo i conti con la realtà della nuova unità dello Stato, e per non dimenticare le tradizioni, nasce questo stile italiano, ispirato dall’Art Noveau e che arriverà ad avere delle caratteristiche uniche e si trasformerà in qualcosa di completamente nuovo.

Nel percorso della mostra potrete scoprire, attraverso le opere di molti artisti (ricordiamo alcuni nomi come quelli di Carlo Bugatti, Galileo Chini, Eugenio Quarti, Ernesto Basile, Carlo Zen, ma anche De Chirico) la storia dell’Italia collegata alla storia dell’arte e potrete studiare tutte le sfaccettature dello stile Liberty e tracciare il percorso evolutivo definitivo.

La mostra è molto interessante, e se siete ammiratori dello stile artistico italiano moderno/contemporaneo, non potete assolutamente mancare. Per chi non volesse aspettare, ricordiamo che a Roma vi è attualmente una mostra monografica su Giorgio Morandi.

La mostra è iniziata da più di una settimana ed è solo uno degli interessantissimi eventi artistici che sono adesso in programmazione a Roma. Voi ci siete andati o ci andrete? Diteci la vostra impressione lasciando qui sotto un commento.

Mostra “Dal Liberty al Design. Arti decorative in Italia, 1900-1940” a Roma dal 16 Ottobre 2015 al 17 Gennaio 2016
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Arte Russa in mostra a Roma dal 16 Ottobre 2015 al 15 Dicembre 2016

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Arte Russa in mostra a Roma dal 16 Ottobre 2015 al 15 Dicembre 2016
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Proseguiamo con il programma delle mostre in Italia, e dopo gli ultimi aggiornamenti sull’evento che vede protagonista il pittore Mattia Preti, restiamo ancora una volta a Roma per parlare di un altro importante evento che invece ruota attorno all’importante arte russa, sulla sua evoluzione e sui concetti fondamentali che questo mondo pittorico vuole esprimere.

Qui di seguito e per tutto l’articolo troverete delle informazioni riguardo la mostra e alcuni dettagli sulle opere esposte all’interno di questa esposizione, e qualora voleste avere maggiori informazioni, oltre a poterci contattare direttamente qui sotto con un commento all’articolo, vi reindirizziamo direttamente ad una buona selezione di documenti che potranno essere sicuramente utili:

Mostra arte russa Russia on the Road Roma Ottobre 2015 costo dettagli

Mostra “Russia on the Road” Roma 2015

Luogo dell’esposizione: Palazzo delle Esposizioni, Roma

Data apertura mostra: 16 Ottobre 2015

Data chiusura mostra: 15 Dicembre 2015

Orari di apertura al pubblico: Domenica, Martedì, Mercoledì e Giovedì dalle 10.00 alle 20.00; Venerdì e Sabato dalle 10.00 alle 22.30

Costo biglietto: Intero 12,00€

La mostra è intitolata “Russia on the Road. 1920 – 1900” e come potrete intuire dal titolo, vedrà protagoniste innumerevoli opere provenienti direttamente dal mondo russo; parliamo di circa sessanta dipinti esposti, provenienti sia dall’Istituto dell’Arte realista Russa che da diversi (e prestigiosi) musei statali russi, come ad esempio la Galleria Tret’jakov di Mosca o anche il Museo di Stato russo di San Pietroburgo, la Pinacoteca “Dejneka” di Kursk e tante altre istituzioni.

Attraverso il buon numero di opere esposte sarà possibile scoprire per lo spettatore tanti dipinti che metteranno in risalto soprattutto la continuità artistica, partendo dalla tradizione dell’Ottocento fino a giungere al mondo del Novecento, per poi sospingersi fino al contemporaneo ed infine riepilogare tutto il percorso evolutivo di questo mondo russo.

Tema cardine di tutta l’esposizione è la fondamentale importanza dei mezzi di trasporto per il popolo russo e il ruolo simbolico di questi stessi veicoli, che hanno contribuito alla conquista da parte dell’uomo di un territorio vastissimo e sicuramente con innumerevoli pericoli che rendono particolarmente ostica la vita.

La mostra sarà composta da opere di artisti di fondamentale importanza come Aleksandr Deineka, Juri Pimenov, Aleksandr Samokhvalov e molti altri. Senza dubbio è un appuntamento a cui tutti gli appassionati del mondo artistico russo non possono rinunciare. Per qualsiasi informazione o pensiero potete lasciare un commento qui sotto.

Arte Russa in mostra a Roma dal 16 Ottobre 2015 al 15 Dicembre 2016
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“Le Vite” di Giorgio Vasari: descrizione del

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“Le Vite” di Giorgio Vasari: descrizione del
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Torniamo ancora una volta ad occuparci dell’argomento libri. Dopo aver visto con estrema semplicità il libro di Charles Baudelaire, “I Fiori del Male”, oggi cambiamo completamente ambito e ci concentriamo su “Le Vite” di Giorgio Vasari.

Chi é costui? Vasari fu un uomo del XVI secolo che visse a stretto contatto con tutti gli uomini del suo tempo, in particolar modo gli artisti.

Le Vite - Giorgio Vasari

Le Vite – Giorgio Vasari

Data di pubblicazione: 1550

Il punto importante é però la sua eccezionale cultura e bravura, che riversò all’interno dei libri e simili, e in particolar modo all’interno di un libro intitolato “Le vite”.

In questo libro Giorgio Vasari mette il punto su una questione mai analizzata prima:gli artisti. Oltre a dare un primissimo e primitivo punto di vista sulle opere d’arte, si concentra molto sugli aspetti personali degli artisti, sui loro pregi e difetti, che molto spesso si mescolano ad una narrazione che mischia egregiamente realtà e leggenda.

Al giorno d’oggi Vasari viene considerato il primo storico dell’arte mai esistito, poiché ha posto le basi per la creazione di questa figura, infatti(posso testimoniare io stesso) questa sua lettura viene ancora pienamente utilizzata per visualizzare un punto di vista completamente contemporaneo, o immediatamente successivo agli artisti che hanno creato delle celebri opere grandiose.

Giorgio Vasari

Giorgio Vasari

Attraverso uno stile che oggi risulterebbe un po’ complicato ai lettori, Vasari riesce a mischiare storia e leggenda attraverso una narrazione che riesce a mettere in primo piano i quadri ma senza dimenticare che gli artisti sono semplicemente degli uomini come noi, mai cosi vicini come li descrive Vasari ne “Le vite”.

Consiglio vivamente questo libro a tutti coloro che non hanno paura di un opinione completamente esterna a tutte quelle di altri critici d’arte contemporanei e che vogliono vedere come molte e famose opere d’arte sono state concepite e come effettivamente hanno preso vita, viste attraverso gli occhi del primo e vero storico dell’arte. Qualora foste interessati, qui sotto trovate una delle migliori edizioni de “Le Vite” di Giorgio Vasari, che senza dubbio è uno dei documenti fondamentali per chi vuole avventurarsi nel mondo dell’arte moderna.

“Le Vite” di Giorgio Vasari: descrizione del
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Deposizione Borghese di Raffaello Sanzio: analisi completa dell’opera

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Deposizione Borghese di Raffaello Sanzio: analisi completa dell’opera
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Proseguiamo il nostro viaggio in compagnia delle bellissime opere di Raffaello Sanzio, e dopo aver concluso lo studio approfondito dell’opera “Resurrezione di Cristo”, oggi continuiamo a parlare di questo straordinario artista andando a scoprire un lavoro fondamentale della sua lunga carriera artistica: “Deposizione Borghese”.

Prima di procedere oltre con l’analisi completa del lavoro che comprenderà prima un breve riassunto legato alla commissione dell’opera per poi passare effettivamente allo studio approfondito del quadro, nel caso foste interessati a saperne di più su Raffaello Sanzio e sui suoi straordinari e fondamentali lavori, qui sotto trovate una buona serie di libri che potranno esservi utili.

Deposizione Borghese Raffaello Sanzio analisi

“Deposizione Borghese” Raffaello Sanzio

Data di produzione: 1507

Dimensioni: 184 x 176 cm

Dove si trova: Galleria Borghese, Roma

L’opera, è intitolata, come abbiamo già anticipato, “Deposizione Borghese”, ma è conosciuta anche anche per essere lo scomparto principale della “Pala Baglione”. Sappiamo per certo che si tratta di un’opera di Raffello Sanzio, poiché quest’ultima è firmata in basso a sinistra con la scritta “RAPHAEL URBINAS MDVII”.

Parliamo per prima cosa della commissione dell’opera: questo lavoro è stato ordinato a Raffaello da Atlanta Baglioni, la quale era la mamma di Grifonetto Baglioni, entrambi esponenti di una potente famiglia di Perugia. Secondo le fonti, nella notte del 3 Luglio 1500 sembrerebbe che Grifonetto Baglioni, inseme ad altri avesse ordito una congiura per eliminare il resto della propria famiglia; dopo aver compiuto tale massacro, Grifonetto trovò rifugio presso sua madre Atlanta, la quale però non riuscì a proteggerla da Gian Paolo Baglioni, capo della famiglia ed uno dei pochi sopravvissuti al massacro, il quale in pochi attimi eliminò l’assassino. Anni dopo, Atlanta commissionò a Raffaello quest’opera per ricordare suo figlio che venne ucciso. Raffaello accettò immediatamente e realizzò questo capolavoro, che poi venne rubato dopo l’ordine del cardinale Scipione Borghese, poi andò a finire nel 1797 al Louvre dopo i furti ad opera di Napoleone Bonaparte, fino a che nel 1815 è ritornato presso la Galleria Borghese.

Dopo aver riportato brevemente l’importante sinossi legata alla commissione dell’opera, adesso passiamo all’analisi di questa “Deposizione Borghese”. La fonte più importante senza dubbio è la descrizione dell’opera realizzata dal primo storico dell’arte in assoluto, Giorgio Vasari e facendo riferimento alle sue parole cerchiamo di descrivere quest’opera.

Prima di tutto, il momento rappresentato non è effettivamente la deposizione dalla Croce e nemmeno il trasferimento del cadavere di Cristo nella tomba, ma è un istante che intercorre tra i due momenti che abbiamo citato. Sulla destra si può notare il Monte Calvario, mentre sulla sinistra è presente la grotta dove verrà posto il corpo di Cristo; sono due gli uomini che stanno utilizzando un pezzo di tela per trasportare il corpo senza vita di Cristo, e secondo alcuni studi, l’uomo più giovane in primo piano leggermente voltato di spalle, ricorderebbe senza dubbio Grifonetto.

Portando lo sguardo più dietro ed andando in secondo piano possiamo notare la presenza di San giovanni e Nicodemo (il quale ha lo sguardo rivolto verso qualcosa di ignoto e non verso ciò che sta accadendo), ma anche Maria Maddalena che, Raffaello con grande umanità e sensibilità, la rappresenta mentre gli tiene la mano.

Sulla destra dell’opera si può discernere un altro gruppo di personaggi, ovvero le tre Marie che sorreggono la madre di Gesù, ovvero la Vergine Maria, la quale ha perso i sensi per il troppo dolore. Alcuni studiosi analizzando da vicino la figura della Vergine e soprattutto la posizione in cui viene ritratta, hanno notato che senza dubbio Raffaello ha tratto liberamente ispirazione dal posizionamento delle figure all’interno dell’opera di Michelangelo, il “Tondo Doni”.

Deposizione Borghese di Raffaello Sanzio: analisi completa dell’opera
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I pittori Post-Impressionisti in mostra a Verona dal 28 Ottobre 2015 al 13 Marzo 2016

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I pittori Post-Impressionisti in mostra a Verona dal 28 Ottobre 2015 al 13 Marzo 2016
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Continuiamo ad occuparci degli interessantissimi eventi artistici che sono in programmazione in Italia. Proprio in queste settimane, sta riscuotendo un eccezionale successo la mostra sui pittori Impressionisti al Complesso del Vittoriano a Roma, ma per coloro che sono troppo distanti dalla capitale, oggi vi parliamo di un’altra interessante esposizione a Verona che vede protagonisti i pittori post-impressionisti.

All’interno di questo articolo troverete tutti i dettagli inerenti a questo importante evento irripetibile a Verona. Oltre a tutte le informazioni che vi riporteremo qui dentro, se siete particolarmente interessati a voler approfondire la storia dei pittori post-impressionisti, qui sotto trovate una valida selezione di libri che potrà aiutarvi a sapere tutto quello di cui avete bisogno.

Mostra post-impressionisti verona ottobre 2015 costo dettagli

Mostra post-impressionisti Verona ottobre 2015 (IMMAGINE ARTEWORLD)

Luogo dell’esposizione: Palazzo della Gran Guardia, Verona

Data apertura mostra: 28 Ottobre 2015

Data chiusura mostra: 13 Marzo 2016

Orari di apertura al pubblico: Tutti i giorni dalle 9.30 alle 19.30

Costo biglietto: 13,00€ Intero

La mostra è intitolata “Seurat-Van Gogh-Mondrian. Il Post-impressionismo in Europa” e vedrà esposti ben 70 opere provenienti direttamente dal Kröller Müller Museum di Otterlo, il quale è un vero e proprio “forziere” contenenti alcune delle più belle opere d’arte relative al mondo post-impressionista.

Come suggerisce il titolo, nel corpus di opere esposte direttamente all’interno di questa mostra, ci saranno capolavori dello stesso Vincent Van Gogh (di cui abbiamo parlato approfonditamente sul nostro sito), ma anche opere di George Seurat e di Paul Signac e Piet Mondrian. 

Differentemente dagli artisti impressionisti, i protagonisti di questo evento si distinguono poiché hanno dato vita a delle varianti delle tecniche utilizzate usualmente legati al mondo impressionista; tra tutte le tecniche, quella più famosa senza dubbio è detta pointilisme o anche divisionismo, nata nel 1886 e di cui Seurat è stato uno tra gli esponenti più famosi in assoluto. Con l’incedere degli anni il distacco si è fatto sempre più notevole, fino ad arrivare alla “rivoluzione” di Mondrian che lo porterà ad essere molto legato all’astrattismo.

Il percorso espositivo si apre con la figura di Seurat e della sua importanza strategica per la nascita del già citato pointilisme, spiegato grazie alle bellissime opere d’arte da lui realizzate. Si passa poi a Signac e alla sua personale concezione del poinitlisme legata alla rappresentazione di bellissimi paesaggi, per poi procedere nelle sale successive che spiegano nel dettaglio l’evoluzione di questo mondo e lo sviluppo in luoghi differenti di tecniche ed artisti di grandiosa importanza, e qui si giunge ai capolavori di Vincent Van Gogh.

Questo è sola una rapida occhiata dei bellissimi capolavori che vi attendono a Verona, e senza dubbio è una delle mostre più interessanti e complete dell’anno, a cui nessun appassionato dell’arte post-impressionista e delle sue varianti non può mancare. Ci andrete a questo evento? Avete bisogno di ulteriori informazioni? Diteci la vostra qui sotto con un commento.

I pittori Post-Impressionisti in mostra a Verona dal 28 Ottobre 2015 al 13 Marzo 2016
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Escher in mostra a Treviso dal 31 Ottobre 2015 al 3 Aprile 2016

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Escher in mostra a Treviso dal 31 Ottobre 2015 al 3 Aprile 2016
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Continuiamo con i nostri articoli comunicativi riguardo l’elenco degli eventi artistici che sono in programmazione in Italia. Dopo aver parlato approfonditamente dell’interessante appuntamento con i pittori post-impressionisti a Verona, oggi ci spostiamo più a Nord per andare a scoprire tutti i dettagli di un’altra importante mostra a Treviso e che vede come protagonista il popolare artista Escher.

All’interno di questo articolo, come di consueto, troverete tutti i dettagli inerenti a questo evento e anche una breve didascalia legata allo stile dell’artista e al percorso espositivo realizzato. Nel caso in cui lo desideriate, potete approfondire la vostra conoscenza su Escher attraverso la vasta selezione di libri qui sotto.

Mostra Escher treviso novembre 2015 costo dettagli

Mostra Escher treviso novembre 2015 (IMMAGINE ARTEWORLD)

Luogo dell’esposizione: Museo di Santa Caterina, Treviso

Data apertura mostra: 31 Ottobre 2015

Data chiusura mostra: 3 Aprile 2016

Orari di apertura al pubblico: Lunedì dalle 14.30 alle 20.00; da Martedì a Domenica dalle 10.00 alle 20.00

Costo biglietto: Intero 13,00€

Questa mostra a Treviso su Escher è il nuovo appuntamento che permetterà di scoprire da vicino questo artista, per tutti coloro che non hanno avuto possibilità di poter apprezzare le sue opere nei precedenti appuntamenti, prima a Roma, e poi a Bologna. Proprio in queste due precedenti mostre c’è stata una grandiosa risposta da parte del pubblico, ed infatti a Roma hanno ammirato le opere di Escher ben 240.000 persone, mentre a Bologna 175.000.

In virtù di tutto questo successo, ecco arrivare questo terzo appuntamento a Treviso, dove saranno esposte alcune delle sue opere più popolari in assoluto come “Mano con sfera riflettente”, “Metamorfosi II” “Convesso e Concavo”. Il percorso espositivo è stato studiato in modo da regalare una visione completa sulla vita e la formazione dell’artista, così da venire incontro sia a coloro che hanno già sentito parlare di Escher, sia a coloro che non hanno mai visto le sue opere. Oltre a tutto ciò, l’esposizione mette in luce anche un aspetto poco curato in precedenza, ovvero il rapporto di Escher con il mondo artistico di Piranesi e anche con la dimensione concettuale di Luca Patella.

Sarà possibile ammirare l’arte di Escher in tutte le sue forme: passando dalle opere d’arte a giungere agli oggetti del mondo quotidiano, come le copertine dei long playing, per poi passare ai francobolli e addirittura le piastrelle. Questa mostra senza dubbio è un appuntamento irrinunciabile per tutti gli appassionati di Escher: voi ci andrete? Avete qualche curiosità o domanda inerente alla mostra? Diteci la vostra con un commento qui sotto.

Escher in mostra a Treviso dal 31 Ottobre 2015 al 3 Aprile 2016
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Renzo Arbore in mostra a Roma dal 19 Dicembre 2015 al 3 Aprile 2016

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Renzo Arbore in mostra a Roma dal 19 Dicembre 2015 al 3 Aprile 2016
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Proseguiamo ancora una volta con il riportarvi i più interessanti eventi artistici che si terranno a Roma (e non solo) e di cui potete trovare tutte le informazioni necessarie all’interno dei nostri articoli. Dopo aver parlato della popolare esposizione su M.C. Escher a Treviso, oggi torniamo nella capitale per parlare di un nostro contemporaneo, il quale è un pezzo fondamentale della storia della televisione italiana: Renzo Arbore.

All’interno di questo articolo troverete tutti i dettagli inerenti a questo evento che vede protagonista Renzo Arbore, e se, dopo aver letto questo post, volete saperne di più su questo importante artista della televisione italiana, qui sotto trovate libri, dischi, DVD e tanto altro che raccolgono i punti fondamentali della sua carriera.

Mostra Renzo Arbore Roma 2015 costo dettagli

Mostra Renzo Arbore Roma 2015 (IMMAGINE ARTEWORLD)

Luogo dell’esposizione: MACRO Testaccio – La Pelanda, Roma

Data apertura mostra: 19 Dicembre 2015

Data chiusura mostra: 3 Aprile 2016

Orari di apertura al pubblico: Da Martedì a Domenica dalle 14.00 alle 20.00

Costo biglietto: 8,50€ Intero

Nel 2015, in occasione dei 30 anni dell’invenzione di Renzo Arbore chiamata “Quelli della notte”, ecco arrivare una mostra molto interessante che lo vede protagonista. In esposizione al MACRO di Testaccio si potrà scoprire tutta la carriera televisiva e non solo di questo pilastro della storia italiana.

Precede tutto il percorso espositivo una grande scritta che riporta “lasciate ogni tristezza voi ch’entrate”, rifacendosi al celebre verso della Divina Commedia; questo monito è solo un assaggio di ciò che il visitatore si troverà davanti da li a poco: radio d’epoca, copertine dei dischi più bizzarri di Arbore, oggetti in plastica che sembrano dei veri e propri reperti da musei ed addirittura degli strumenti musicali che lo hanno accompagnato nella sua lunga carriera televisiva.

Oltre a questi oggetti esposti, ci saranno anche dei reperti audio/video che permetteranno di ripercorre la carriera di Arbore, passando dalle scene iniziali della sua storia fino ai momenti più celebri.

Renzo Arbore in mostra a Roma dal 19 Dicembre 2015 al 3 Aprile 2016
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